“Credo che votare per Ilaria sia per i ragazzi votare per se stessi, non tanto per Ilaria quanto per se stessi”. Lo ha detto all’ANSA Roberto Salis, papà di Ilaria, l’attivista da 15 mesi reclusa in Ungheria. Salis è salito sul palco del concerto del primo maggio organizzato a Taranto.
“Da questo palco si lancia un messaggio di speranza direi, perché bisogna usare la solidarietà per ottenere quello che serve per le nuove generazioni – ha aggiunto -. È un palco molto importante perché qui c’è una generazione che è molto vicina a quella di Ilaria e credo che la storia di Ilaria sia particolarmente interessante perché abbiamo costruito una società in cui abbiamo fatto in modo che tutta una cerchia di talenti e di nuove generazioni venissero estromesse dalla società, ed è sbagliato”.
”Non possiamo continuare ad avere giovani che non vanno a votare, che si estraniano dalla lotta politica, che si estraniano dalla gestione dello Stato. Bisogna trovare il modo affinché questi ragazzi entrino nel sistema e che siano integrati al cento per cento”, ha concluso Roberto Salis.
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