Ritrovato il bambino sottratto da una comunità in Salento

É stato ritrovato in ottime condizioni di salute il bambino di 5 anni di origini ivoriane, del quale non si avevano più notizie dallo scorso 22 agosto quando, intorno alle 15:30, sarebbe stato sottratto dalla madre biologica alla coppia cui era stato affidato.

Il piccolo, infatti, da qualche mese ha avviato un percorso di affidamento in una nuova famiglia individuata dalla procura per i minori, dopo che i giudici hanno tolto la potestà genitoriale alla donna, una 40enne, che quel pomeriggio si era presentata in una comunità educativa per minori di Galatina per il consueto incontro con il piccolo.

Da quanto si apprende, il bimbo, prima dell’incontro, appena ha visto la mamma si sarebbe staccato dall’assistente sociale, andandole incontro per abbracciarla. La donna a questo punto lo avrebbe preso in braccio, e insieme sarebbero saliti in macchina allontanandosi, mentre l’assistente sociale tentava invano di fermarli.

Immediatamente, i responsabili del centro si sono recati presso il comando stazione dei carabinieri di Galatina per sporgere denuncia, in seguito alla quale si sono immediatamente avviate le ricerche, conseguenti anche all’attivazione del protocollo “Codice rosso” e l’alert era stato diramato a tutte le forze di polizia del territorio nazionale ed europeo.

Il sospetto di un allontanamento della donna dalla Puglia è stato confermato intorno alle 17 di venerdì 30 agosto, quando i carabinieri hanno ritrovato il piccolo e la madre a Caorso, in provincia di Piacenza, in un’abitazione di un’amica della donna. Non si esclude che l’obiettivo originario della quarantenne fosse quello di raggiungere il padre biologico del piccolo, che vive in quelle zone. Alla vista dei militari, la mamma avrebbe anche tentato di depistare le ricerche, fingendosi la zia del bambino.

Per ricostruire il tragitto della donna è stato utile, ai fini delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Maria Grazia Anastasia della Procura di Lecce, insieme alla Procura del Tribunale per i minorenni, guidata dal procuratore capo Simona Filoni, l’analisi delle tracce lasciate dalle transazioni bancarie che hanno portato i carabinieri di Gallipoli, guidati dal capitano Alessandro Monti, nel paese in Emilia-Romagna.

Il piccolo, intanto, è stato vistato dai medici, da una psicologa ed è stato subito preso in carico dai servizi sociali. Su decisione congiunta dei tribunali per i minori di Lecce e Bologna, è stato temporaneamente affidato ad una famiglia della zona in attesa dell’arrivo dei genitori affidatari.

La madre, invece, indagata per sottrazione di minore, è stata trasferita in una comunità della zona.

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