Rimosse 100 carcasse di auto dal torrente Carapelle: ora si punta al Cervaro

Grazie all’impegno congiunto degli Ispettori Ambientali Territoriali CIVILIS, guidati dal generale Giuseppe Marasco, e alla Stazione dei Carabinieri di Carapelle, è stato portato a termine un intervento di bonifica ambientale di grande rilevanza.

Dopo i video diffusi nei mesi scorsi su emittenti nazionali e locali, sono state rimosse cento carcasse di auto rubate, smontate e abbandonate sull’argine del torrente Carapelle. L’operazione, condotta dalla ditta specializzata Custodia Giudiziaria Antonio Manzella Soccorso Stradale di Manfredonia, rappresenta un primo passo significativo per la tutela del territorio.

Ora l’attenzione si sposta sul torrente Cervaro, in agro di Manfredonia, dove giacciono da oltre dieci anni numerose auto abbandonate. Secondo Marasco, questi veicoli non sono solo una minaccia per il paesaggio, ma anche un pericolo ambientale. “Le auto abbandonate contengono materiali tossici, come oli e batterie, che possono contaminare il suolo e le falde acquifere. Inoltre, se incendiate, rilasciano nell’aria sostanze altamente inquinanti, mettendo a rischio la salute e l’agricoltura locale”, ha dichiarato.

Il fenomeno delle auto abbandonate, particolarmente diffuso in Capitanata, riguarda anche veicoli dotati di targa ma privi di assicurazione, spesso lasciati su terreni privati. Marasco propone un piano d’azione urgente: “Serve un piano di Polizia Giudiziaria per contrastare i furti d’auto e per la rimozione dei mezzi abbandonati. Chiedo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire con misure concrete. È fondamentale istituire un tavolo interforze e aumentare il personale delle forze dell’ordine, come richiesto dal SAP e dai Carabinieri”.

Questa emergenza ambientale e sociale richiede non solo il coinvolgimento delle Autorità competenti, ma anche il supporto del volontariato ambientale per garantire un’azione capillare e duratura.

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