“Il direttivo provinciale dell’Ugl Matera, riunitosi d’urgenza, esprime netta contrarietà alla localizzazione, in Basilicata, di un sito per lo smaltimento dei rifiuti nucleari. L’Ugl è pronta per una nuova pacifica e civile protesta contro l’ipotesi di realizzare il deposito nazionale nel territorio: non è pensabile che si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale. Il Governo comprenda bene che il territorio tutto unito sarebbe pronto a una seconda Scanzano, per cui cambi idea per il deposito unico di scorie nucleari”.
Lo dice in una nota Pino Giordano, segretario provinciale dell’Ugl Matera, specificando che, “delle 67 aree idonee per ospitare il deposito unico 16 sono in Basilicata. La possibilità che il Governo individui ancora una volta nella Basilicata tra le aree potenzialmente idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari, rispolvera la memoria di quanto accaduto nel 2003, quando i quindici giorni di mobilitazione portarono al blocco della Strada Statale 106 per rivendicare il rispetto del territorio vocato all’agricoltura e al turismo”.
”La Basilicata non può essere continuamente vittima di queste decisioni scellerate immolandosi per diventare discarica dell’intera Penisola, ma deve proseguire un cammino di riscatto con la continua valorizzazione del turismo attraverso le bellezze naturalistiche, condite poi da un enogastronomia d’eccellenza. Ragion per cui, chiediamo si faccia chiarezza sulla selezione delle aree idonee alla realizzazione di questo progetto di stoccaggio”, tuona forte e chiaro il Segretario Ugl.
“A tal proposito, come Ugl Matera esprimiamo parere unanime sfavorevole, a cui deve seguire una presa di posizione netta da tutta la popolazione rigettando con la massima forza e autorevolezza questa pericolosa ipotesi. Oggi più che mai ribadiamo il nostro determinato e convinto ‘No’ al deposito di scorie nucleari in Basilicata. Rivolgiamo un accorato appello alla Regione Basilicata, all’Anci Basilicata, ai parlamentari lucani, alla Conferenza Episcopale lucana, alle istituzioni scolastiche, alle forze politiche, sociali, produttive e alle associazioni ambientaliste lucane a porre in essere sin da subito ogni azione a difesa del nostro territorio”, conclude Giordano.
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