TARANTO – A distanza di quattro giorni dall’incendio in Curva Sud non si conosce ancora l’entità del danno subito dallo stadio Erasmo Iacovone: la struttura è attualmente chiusa dall’ordinanza del sindaco in seguito al verbale redatto dai Vigili del Fuoco. Il tempo stringe ma gli ultimi due giorni sono trascorsi senza passi in avanti: saltata la gara Brindisi-Catania, adesso si rischia la stessa sorte per la prossima partita casalinga del Taranto in programma il 18 settembre. L’ultimo atto, in termini cronologici è stato rappresentato dall’istanza avanzata dal Comune di Taranto, con la quale si chiede alla Procura di autorizzare l’accesso di un professionista al fine di stilare una perizia. Un atto necessario per quantificare i danni arrecati dai due incendi: ma fino a tutto giovedì 7 settembre non si hanno notizie in merito. Insomma, da domenica sera non si è mosso nulla. Ma intanto c’è un campionato da giocare: ci sono le aspettative di migliaia di tifosi e cittadini che attendono di conoscere dettagliatamente quanto accaduto. Il tempo stringe: per organizzare la gara Taranto-Messina ci sono pochi giorni a disposizione, se si considera l’avvio della prevendita dei biglietti e le doverose comunicazioni da fornire alla Lega Pro. Inoltre sulla notizia dell’incendio divampato dopo il derby Taranto- Foggia si sono accesi i riflettori della cronaca a livello nazionale. Sarebbe un vero peccato penalizzare i tifosi del Taranto, la squadra e la società, proprio in un momento positivo in cui si è ricreato il tanto auspicato entusiasmo di massa. I rossoblù non possono perdere la loro casa. Non lo meritano i tifosi e non lo meritano i calciatori.
Pertanto sarebbe auspicabile una forte azione di pressione da parte dell’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto, al fine di individuare il percorso più breve per risolvere i problemi, appurando quali sono gli interventi da effettuare in modo da cantierizzarli subito.
Un accorato appello ad accelerare i tempi è giunto anche dall’allenatore Capuano. Rivolgendosi al sindaco ed ai rappresentanti istituzionali ha invocato aiuto, interpretando la volontà di una intera comunità. Una risposta va data. E in fretta.
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