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Regione Puglia, più servizi per gli anziani non autosufficienti

BARI – È di 640.000 euro il finanziamento che la Regione Puglia ha destinato al rafforzamento dei Punti unici di accesso (Pua). Con le risorse disponibili, attinte dal fondo nazionale per la non autosufficienza, sarà possibile assumere personale specializzato negli ambiti territoriali sociali, migliorando l’accesso e la qualità dei servizi per le persone anziani non autosufficienti e per le loro famiglie. Per il presidente della Regione, Michele Emiliano, “i punti unici di accesso sono presidi che rendono i servizi sanitari e di assistenza sul territorio sempre più accessibili, anche grazie alle diverse professionalità messe in campo non solo a livello medico e infermieristico ma anche psicologico e di assistenza sociale, realizzando un modello di cura integrato che risponde al meglio alle esigenze dei cittadini”.

“Investire nel rafforzamento dei servizi sociali – aggiunge il consigliere regionale delegato al Welfare, Ruggiero Mennea – non è solo una scelta amministrativa strategica, ma un atto di responsabilità nei confronti della comunità. I Pua non sono semplici sportelli, ma veri e propri snodi di umanità, luoghi in cui la burocrazia si trasforma in vicinanza e ascolto. Con questo stanziamento la Regione intende rafforzare il sistema dei servizi sociali rendendolo più equo ed accessibile, affinché nessuno si senta perduto di fronte alla fragilità e al bisogno”. Lo stanziamento attuale è seguito a quello da 1.080.000 destinato lo scorso anno ai 15 ambiti territoriali sociali.

Secondo la direttrice del dipartimento Welfare della Regione, Valentina Romano, “ogni sistema sociale si misura dalla sua capacità di prendersi cura dei più deboli. L’obiettivo della Regione è che ogni cittadino possa sentirsi parte di una comunità e come tale possa essere messo nelle condizioni di richiedere agevolmente l’intervento strutturato, coordinato e sinergico di più servizi, professionalità ed interventi”.

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