La recente disputa tra i rappresentanti sindacali dei tassisti, in particolare della Filt Cgil e dell’Uil Trasporti, e la Taranto Cruise Port (TCP) ha acceso i riflettori sulla mobilità turistica nel capoluogo ionico. Il motivo? Un canone annuo di 2100,00 € richiesto dalla TCP per tre stalli destinati ai tassisti vicino alle banchine delle navi da crociera ormeggiate al porto.
La questione, sollevata lo scorso 9 maggio, ha suscitato preoccupazione tra i cittadini tarantini e non solo. L’immagine dei tassisti come pirati in agguato per accaparrarsi i clienti migliori, quelli diretti più lontano, non è certo quella che si vorrebbe associare al capoluogo ionico.
“Non mettiamo in discussione il corrispettivo richiesto da TCP, ma crediamo che un servizio pubblico, come quello dei taxi, debba essere tutelato e disciplinato da chi amministra e gestisce la mobilità a Taranto”, dichiara Francesco Zotti della Filt Cgil Taranto.
L’incremento del turismo nel territorio è un obiettivo fondamentale, ma è essenziale offrire agli utenti la migliore scelta per il trasporto. È urgente risolvere la disputa tra TCP e le compagnie radiotaxi di Taranto.
La creazione di una cabina di regia permanente, proposta recentemente, è un passo cruciale per determinare un servizio di trasporto pubblico legato all’attività turistica, fondamentale per offrire il miglior supporto ai visitatori.
Infine, è necessario promuovere la sicurezza sia degli utenti che dei conducenti. Una campagna come “Il Defibrillatore Viaggia in Taxi” potrebbe essere un’iniziativa importante per garantire un turismo sicuro e sostenibile, seguendo l’esempio di altre città che hanno investito seriamente nel settore turistico.
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