Fabiano Parisi ed Eziolino Capuano in casa Empoli

Quel legame tra Capuano e Parisi: ‘È come un figlio’

La storia di Fabiano Parisi da Solofra (Avellino), esterno sinistro classe 2000 di proprietà dell’Empoli, è strettamente legata a quella di Eziolino Capuano, attuale tecnico del Taranto.

“Facile parlare di Parisi adesso. Quando ero ad Avellino dissi: ‘Sto allenando un extraterrestre, questo ragazzo vale la Serie A tranne le big’. Guadagnava 750 euro al mese, adesso può volare altissimo. Fabiano è stato bravo a fare un ulteriore salto di qualità, perché ora è da Nazionale maggiore e in Serie A, nel suo ruolo, meglio di lui c’è soltanto Theo Hernandez”. Il 14 settembre del 2022, Eziolino parlava così del suo pupillo a La Gazzetta dello Sport.

FABIANO PARISI (foto Empoli FC)

Una stagione dopo, le profezie del tecnico si sono avverate: Parisi, reduce da un campionato stratosferico con l’Empoli, ha addosso gli occhi della Juventus ed è diventato protagonista in azzurro nell’Europeo U21 di Georgia e Romania.

Parisi si era dimostrato reattivo fin dalla prima sfida con la Francia: subentrato a Ricci all’88‘, in pochi minuti è riuscito a fornire l’assist del pareggio a Bellanova, che però direttore di gara e segnalinee non hanno visto (var solo dai quarti) “derubando” gli azzurri. Sia per l’impatto avuto con i bleus che per l’opaca partita di Udogie, Nicolato ha dato fiducia a Parisi schierandolo titolare nella sfida da dentro o fuori con la Svizzera. Fiducia ben ripagata con il gol di rapina del 3-0, alla fine risultato decisivo, e una prova a tutta fascia.

”Parisi è un ragazzo cresciuto con le “mollichelle” – dice Eziolino Capuano a Blunote -. Con lui c’è un rapporto che va al di là del calcio, soprattutto per l’amicizia che mi legava al suo papà (scomparso, Fabiano gli ha dedicato il gol alla Svizzera, ndr). Sono stato importante nella sua carriera, ma in particolar modo nelle decisioni: come quando gli imposi di non firmare un contratto andando avanti con l’addestramento, per poi convincere l’Empoli ad acquistarlo. È come un figlio e il gol alla Svizzera è stata una gioia incredibile, l’apoteosi, anche perché sono molto legato alla sua famiglia. Dopo la partita ho sentito Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, che ancora mi attribuisce i meriti per avergli fatto prendere Parisi. Per me è più importante una plusvalenza che un acquisto fatto a suon di soldoni. Per fortuna, nella mia carriera non c’è solo Parisi, sono tanti i calciatori in cui ho creduto”.

L’Italia U21 scesa in campo con la Svizzera (foto FIGC.it)

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