PUTIGNANO – Sono otto i gruppi di “propagginanti” che si sono alternati sul palco a colpi di dialetto putignanese per raccontare i fatti salienti dell’anno e prendere in giro amministratori locali e personaggi più in vista della comunità. Con il consueto rito delle Propaggini, ha preso così il via la 631ª edizione del Carnevale di Putignano. Nel giorno di santo Stefano, sul palco di via Roma, ogni gruppo ha avuto a disposizione 25 minuti per decantare le proprie battute ed evitare le penalità secondo l’insindacabile giudizio della giuria, composta da esperti dello spettacolo, della cultura e del dialetto. Lo spettacolo delle Propaggini, con l’esibizione degli attori nostrani in abiti agresti, ricalca la festa che i contadini putignanesi sprigionarono in città nel lontano 1394, quando, intenti a piantare le “propaggini” delle viti, accolsero le reliquie di Santo Stefano, traslate dai Cavalieri di Malta dall’abbazia di Monopoli a Putignano. Il rito nel corso dei secoli ha cambiato tenore e si è poi tramutato nell’occasione per l’intera comunità putignanese di ritrovarsi e dare inizio alla manifestazione più identitaria della città.
potrebbe interessarti anche
Giornalista italiana arrestata a Teheran: Cecilia Sala nel carcere di Evin
Regione Puglia: aggiornato prezzario 2025 per opere pubbliche
Meteo: bel tempo fino a San Silvestro, ma occhio a nebbie e inquinamento
Bari, irruppe a scuola rapinando la fidanzata: ai domiciliari Palermiti jr
Bruni: il camiciaio pugliese che ha vestito il Papa
Amiu, nei quartieri di Bari un operatore ecologico di supporto