La sindrome del Papete Beach ormai sembra essere un fenomeno reale e così ecco che indiscrezioni e convocazioni di riunioni on line e non, si susseguono senza limiti di luoghi e di tempo. Anche perché in realtà di tempo per organizzare liste, concordare candidature, curare mal di pancia, soddisfare legittime ambizioni dei tanti, è davvero poco. Il 25 settembre è dietro l’angolo ed ogni giorno che passa è un giorno perso. E così dietro ogni telefonata, dietro ogni Call si celano indiscrezioni che unite alle varie analisi compongono un nuovo panorama geopolitico regionale: insomma tra uninominali e liste proporzionali chi saranno i candidati? Chi lo sarà in posti utili e chi solo per occupare un posto in lista e dare un contributo utile all’elezione del reale designato?Ovviamente in Puglia è partito il totonomi: lavorano tutti i deputati uscenti per confermare la propria ricandidatura. Le new entry lavorano dialogando con i big per concordare postazioni utili in lista e sopratutto per evitare che nomi voluti dai big nazionali siamo candidati nei collegi pugliesi venendo però da altre regioni come accaduto in passato. Per Fratelli D’Italia la Meloni avrebbe dato carta bianca a Fitto che avrebbe già valutato la candidatura nel primo posto del listino di Antonio Gabellone, attuale consigliere regionale la cui eventuale elezione farebbe scattare in regione Erio Congedo, primo dei non eletti e uomo di fiducia di Fitto. Bocche cucite in Forza Italia dove oltre i deputati in carica sembrerebbero esserci pochi spazi per eventuali nuovi nomi. Anche qui Paride Mazzotta guarderebbe al Parlamento con curiosità ma nel suo caso l’eventuale elezione farebbe scattare il primo dei non eletti Buccoliero che al momento non sarebbe più vicino al partito del Presidente, quindi Mazzotta dovrebbe rimanere in consiglio regionale. Chiamata alle armi è già partita da Massimo Cassano che nel 2018 candidato nel collegio uninominale rimase a casa con oltre 80 mila preferenze. Questa volta però la sua candidatura sarebbe a sinistra, non in un uninominale ma al primo posto di un listino. Ci sarebbe poi il nome di Claudio Stefanazzi, uomo di Emiliano che con il presidente della Regione Puglia non vorrebbe veder passare questo treno senza tentare di prenderlo al volo. Insomma, tante indiscrezioni e nessuna certezza. Tutte voci che arrivano da fonti accreditate e che nel corso dei giorni andranno ad assumere dei contorni più chiari e limpidi.
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