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Lecce-Negli ultimi anni, i Soci di questa Associazione – oggi di Prossima e, prima, di Idea per Lecce e Civica – hanno avviato un lavoro “progettuale” sui grandi temi della Città e della sua Comunità ed hanno offerto all’Amministrazione comunale contributi di visione e azioni per nuove, inclusive e diffuse, politiche in Città. Contributi spesso isteriliti a causa di un debole e talvolta inefficace raccordo istituzionale. che ne hanno sinora guidato l’attività: una visione lunga, strategica e integrata per la rigenerazione della Città e del territorio e la costruzione di un “corpo civico” attivo, protagonista di quella rigenerazione.
Un lavoro portato avanti con l’apporto di alcuni che oggi, assieme a molti altri, hanno sollecitato la Città e il suo governo a riflettere su alcuni temi e a ricercare assieme le ragioni del permanere di una divaricazione tra le azioni amministrative intraprese e la visione, innovativa e integrata, che prometteva il programma elettorale del Sindaco, da noi di Prossima condiviso.
La buona politica – che può costruirsi con il supporto del vero civismo come il nostro di Prossima – si deve impegnare a ricostruire i legami con la società. Rimangono da definirne le modalità. Adesso, dopo questi mesi di rodaggio e di difficoltà indotte dalla pandemia, le nostre iniziative si devono, forse, sviluppare (come abbiamo già iniziato a fare) in queste direzioni:
⇒ come supporto alle istituzioni, per aiutarle a progettare e sviluppare politiche di qualità, sostenibilità e partecipazione (come già stiamo facendo, con nostra la proposta alla Provincia di una serie di iniziative sui patti di collaborazione per la gestione condivisa e la valorizzazione dei beni comuni, partendo dalle Manifatture Knos).
⇒ come contributi alla costruzione del corpo civico, attraverso azioni per una diffusa e “prossima” cultura di Comunità (come avviato con il progetto sulle marginalità, coordinato dal nostro Luigi Sansò, che ha aperto per noi possibili nuovi percorsi), aggiornando e potenziando gli strumenti e gli stessi criteri di rilevazione alla necessità di conoscere per agire, per prevenire sacche di ulteriori marginalità e diseguaglianze (nuove forme di povertà dei residenti), per un’azione mirata e consapevole di welfare, per interrompere il circolo vizioso dello spreco di risorse e di azioni in favore dei non bisognevoli, nel segno della necessaria ottimizzazione e di una equità riconosciuta.
⇒ per cogliere la riscoperta del corpo e dei corretti stili di vita, per saldare in una missione unificante, innovazione culturale, etica pubblica ed espansione della pratica motoria quale diritto di cittadinanza. Riservando ai poteri amministrativi la funzione nevralgica, ordinamentale e di indirizzo delle politiche, ma declinandola sempre più come il prodotto di una costante e flessibile azione di mediazione culturale, come una concreta e innovativa strategia dell’inclusione. Rivolta a soggetti individuali e collettivi (anziani, immigrati, disabili, giovani a rischio e tutte quelle aree di popolazione esposte al pericolo della marginalità e del disagio di natura socioeconomica) non appartenenti al classico sistema della prestazione agonistica, per inserire a pieno titolo lo sport per tutti nella cornice delle politiche sociali e definire più precisamente quali possano rientrare nelle competenze e nel raggio d’azione dei poteri amministrativi locali.
⇒ come studio e di momenti di confronto tra cittadini, operatori e amministratori, per diffondere idea e pratiche della Cultura, come necessari strumenti di welfare e non solo come erogazione di spettacoli. Vogliamo contribuire alla valorizzazione del capitale della Cultura: vita, identità, competitività. Vogliamo che cittadini, operatori, artisti, autori, artigiani lavorino assieme per una Cultura che aiuti le persone a socializzare bisogni, desideri, creatività.
⇒ come diffusione, nell’area vasta costituita da Lecce e dai Comuni contermini, di cultura e politiche per la coesione sociale e territoriale. La complessità dei flussi e delle relazioni che quotidianamente si generano tra la nostra Città ed i Comuni della cintura, secondo noi richiede che si inizi a ragionare sulle modalità di coordinamento delle politiche. Includendo nel ragionamento le modalità di promozione di una strategia di governo fondata sulla coesione territoriale e istituzionale.
Riservando la dovuta attenzione a quella complessa dinamica sociologica che interessa non solo la dimensione burocratica e funzionale dei problemi, ma anche il silenzioso ridisegno dei loro confini culturali e sociali.
Più livelli di azione, su cui dovremo incontrarci, discutere, e aprire un confronto culturale e politico, per misurare e meglio definire momenti di lavoro, impegno e risorse.
Riteniamo che, ora più che mai, sia il caso di rilanciare una discussione franca, aperta condivisa, ampia e operativa per crescere assieme e per trasformare questa Città in sintonia con i sogni della Comunità, per rendere concreto e realizzabile ciò che ci ha visto iniziare un cammino che – oggi, lo crediamo – va riprogettato e proseguito.
Il direttivo dell’associazione è così composto: Roberta Marazia(Vicepresidente), Rosa Laguardia (Tesoriere), Nico Barletti, Antonio Pascali, Fabio Foscarini.
Maria Teresa Carrozzo, giornalista professionista, si è laureata in Lettere presso l’Università di Lecce nel 1998. Specializzatasi nel 1999 in “Giornalismo di massa” presso l’Università Lum di Roma ed in “Comunicazione politica” presso la Luiss di Roma nel 2002, dopo diverse esperienze professionali a livello nazionale, oggi è capo redattore della provincia di Lecce del gruppo televisivo AntennaSud.
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