ORIA – Una “personalità pericolosa, incline alla violenza e alla prevaricazione” e, dunque, capace di reiterare condotte analoghe a quelle che, nelle scorse ore, hanno portato all’arresto di un 47enne di Oria, finito in carcere con le accuse, come sempre tutte da dimostrare, di atti persecutori, danneggiamento, lesioni personali e molestie.
Le vittime sono donne o famiglie del borgo federiciano che, per mesi, avrebbero subito, di persona o attraverso telefono e social, le persecuzioni dell’uomo, sempre violente e spesso a sfondo sessuale, tra insulti, minacce e veri e propri danneggiamenti.
Minacce e aggressioni: la denuncia delle vittime
Almeno, tanto riportano le indagini dei carabinieri della stazione al comando del luogotenente Roberto Borrello poi specchiate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Vilma Gilli. Nessun dubbio, per la giudice, che il 47enne, in attesa dell’interrogatorio, debba restare per ora in carcere, lontano dalle stesse vittime. D’altro canto, le avances dell’uomo dei confronti delle donne, mai ricambiate, sarebbero sfociate, spesso, in vere e proprie violenze anche di natura sessuale, con proposte e messaggi osceni. Di più: davanti ai rifiuti, costanti e decisi, delle vittime, l’indagato avrebbe addirittura aggredito conoscenti e famigliari delle poverette, prendendosela anche con le loro automobili.
Se spesso, chi subisce questi atteggiamenti preferisce restare in silenzio, non lo hanno fatto le vittime di questa vicenda che hanno denunciato tutto ai carabinieri capaci, nonostante i tanti profili fasulli utilizzati dall’indagato, di ricostruire fatti e contesti. Nelle scorse ore, i militari di Oria hanno eseguito l’ordinanza: il 47enne, in attesa di ulteriori indagini e di un eventuale processo, è stato condotto a Brindisi, nel carcere di via Appia.
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