BARLETTA- Non solo il nome del neocampione del mondo di Formula 1, ma anche una nuova, potente sostanza stupefacente che, da oggi, circola in Italia. Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Barletta a sequestrare le prime cinque pasticche che, da un lato riportano la scritta F1, mentre dall’altro la scritta Max.
Il 13 novembre scorso, militari dell’Arma, coadiuvati dal personale dello Squadrone carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia”, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal comando provinciale carabinieri di BAT, hanno effettuato alcune perquisizioni mirate a rintracciare quantitativi di droga illegalmente detenuti.
La perquisizione in una villetta di Corato
È stata perquisita una villetta ubicata nelle campagne di Corato, all’interno della quale è stato trovato – oltre a una modica quantità di sostanza stupefacente tipo “marijuana” – anche una pasticca di “ecstasy” denominata “Takeshi 69” e di cinque pasticche di “ecstasy” denominate appunto “Max”, proprio come il neo campione del mondo di Formula 1. L’uomo che le ha avute in possesso, un pregiudicato quarantaseienne di Corato, è stato quindi tratto in arresto dai militari dell’Arma e messo a disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Trani. Su richiesta del pm l’arresto è stato successivamente convalidato dal competente gip del Tribunale di Trani che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Nei giorni scorsi, a seguito degli accertamenti tecnici esperiti dal Lass di Bari, si è riscontrato che lo stupefacente del tipo “Max” non era mai stato, sino ad ora, sequestrato sul territorio nazionale.
potrebbe interessarti anche
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Colpisce il collega con uno schiaffo: «Mi scuso»
San Raffaele, la Fondazione replica alla Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Barletta ospita primo “Thanksgivingday” per celebrare inclusione lavorativa
Neonatologia: la dura replica del medico ad Emiliano