Presidio dei balneari davanti a Palazzo Chigi a due mesi dal parere motivato dell’esecutivo europeo sul dossier delle concessioni, con cui è stato sancito un passo avanti nella procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkestein.
”Chiediamo il rispetto di quello che è stato detto in campagna, ossia no all’applicazione della direttiva europea Bolkestein perché non c’è scarsità della risorsa demaniale. Se questo non avviene, agiremo. Attendiamo di sapere, poi decideremo la prossima manifestazione. Che è già pronta, ci uniremo agli agricoltori il 22 gennaio, andremo con i trattori nelle città”, ha dichiarato Claudio Maurelli portavoce Comitato nazionale popolo produttivo, che unisce diverse categorie.
Al presidio centinaia di imprenditori del settore balneare arrivati da più parti d’Italia, pronti a proseguire la manifestazione. Piazza Colonna, come succede in questi casi, è stata chiusa per ragioni di sicurezza.
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