TARANTO – “Il nostro plauso va alle forze dell’ordine impegnate giorno e notte su tutto il territorio tarantino” ha detto il presidente Cia Due Mari Pietro De Padova. “In un momento così delicato per il mondo agricolo – ha aggiunto De Padova – sapere assicurati alla giustizia gli autori di ripetuti furti ai danni degli imprenditori agricoli di una vasta area del Tarantino è motivo di grande sollievo”.
Il presidente si riferisce ai fatti di cronaca verificatisi negli ultimi giorni: una coppia è stata colta in flagranza di reato mentre ha rubato 500 chili di angurie in un terreno sito nell’agro di Castellaneta. Due giovani ladri sono stati fermati tra Carosino e Grottaglie mentre hanno trasportato sei quintali di uva rubata poco prima da una vigna.
Cia Agricoltori Italiani Area Due Mari (Taranto-Brindisi) si complimenta con polizia e carabinieri per le operazioni delle ultime ore: nel primo caso, i carabinieri della compagnia di Castellaneta hanno arrestato e sottoposto ai domiciliari una coppia di cittadini bulgari, rispettivamente di 33 e 36 anni. Nel secondo caso, gli agenti del commissariato di Grottaglie hanno denunciato in stato di libertà due giovani italiani di 24 e 28 anni.
L’autorità giudiziaria ha disposto la restituzione dei frutti rubati ai legittimi proprietari mentre tutti i fermati risponderanno di furto aggravato in concorso.
“La sicurezza nelle campagne è una questione che sta particolarmente a cuore a Cia Due Mari, come dimostrano gli appelli, le lettere ufficiali, gli incontri e l’interlocuzione continua dell’organizzazione sia con la prefettura che con le forze dell’ordine” ha aggiunto il direttore Vito Rubino. “Un lavoro che va avanti da anni, sostenuto anche dalle segnalazioni sempre più numerose delle aziende del comparto primario. Queste operazioni – ha concluso il direttore – danno un segnale incoraggiante sulla presenza dello Stato nelle aree rurali e sull’efficienza dell’operato delle forze dell’ordine. Al plauso a carabinieri e polizia, vogliamo accompagnare il nostro rinnovato appello a tutti gli agricoltori: collaboriamo con le forze dell’ordine, continuiamo a denunciare e facciamo in modo che l’azione di chi è chiamato a indagare e a reprimere il malaffare sia supportata da un’intera comunità”.
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