È stata presentata a Bruxelles, nella sede della Commissione Europea, l’edizione 2024 del “TEF – Taranto Eco Forum”. L’evento, organizzato da Eurota ETS e RemTech Expo con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e il supporto di Regione Puglia e Comune di Taranto, si terrà nel capoluogo ionico il 23 e 24 maggio prossimi, ripartendo dai risultati dell’edizione 2023, chiusa con un successo di pubblico importante: oltre 600 registrazioni in presenza, più di 500 collegamenti in streaming per la sessione internazionale, 80 relatori e 25 aziende partner e quasi 30 soggetti tra istituzioni, enti pubblici, istituti di ricerca, università, advisor internazionali e start up altamente innovative.
Questa seconda edizione ambisce ad ampliare ulteriormente quei numeri, ripartendo dall’analisi sullo stato dell’arte di ambiente e innovazione, filtrato dalla lente del più ampio dibattito della “transizione giusta”. Sono state individuate, inoltre, otto aree di approfondimento che riguarderanno in ordine “Intelligenza artificiale, innovazione reale”, “Safety aziendale”, “Responsabilità sociale d’impresa”, “Biorisanamento, bonifiche e valorizzazione dei rifiuti”, “Blue economy, tra mare e porto”, “Acqua, risorsa preziosa da proteggere”, “Energie rinnovabili, produzione e scambio”, “Mobilità sostenibile, il trasporto del futuro”.
La conferenza stampa è stata aperta dai saluti istituzionali del presidente di Eurota ETS Patrick Poggi, della direttrice generale di RemTech Expo Silvia Paparella e di Joachim D’Eugenio, policy advisor on “Zero Pollution and Green Cities” della Commissione Europea, DG “Ambiente”.
POGGI: «Essere qui a Bruxelles è per noi motivo di orgoglio, siamo partiti da Taranto lo scorso anno piantando un germoglio che ora vediamo crescere, in maniera sostenibile. Nulla accade per caso, quindi, e siamo grati a tutti i partner per averci sostenuto: faremo del TEF un modello esportabile, anche in altri territori».
PAPARELLA: «Taranto è la città giusta per lanciare un messaggio importante, perché seppur compromessa dal punto di vista ambientale, ha sviluppato una grande sensibilità ed è diventata capace di proporre interventi concreti sul territorio nazionale e internazionale».
D’EUGENIO: «Esprimiamo la nostra soddisfazione per iniziative di questo genere, sono buone prassi che certificano come l’impegno delle istituzioni europee abbia una reale ricaduta sui territori. La “transizione giusta” è tale se riesce a garantire vantaggi anche per le comunità locali, attualmente i nostri interlocutori privilegiati».
A Vito Felice Uricchio, recentemente nominato commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto, membro del CNR e presidente del Comitato Tecnico Scientifico del TEF, e a Valeria Ancona, anche lei membro del CNR e del Comitato Tecnico Scientifico del TEF, è toccato approfondire i profili scientifici della manifestazione.
URICCHIO. «TEF è un’occasione straordinaria per discutere di temi importanti, avendo al centro l’argomento della “transizione giusta”, particolarmente attuale in un periodo di enormi cambiamenti. È importante che essi siano fatti secondo questo paradigma, ma senza che nessuno perda qualcosa: né economia, né salute, né ambiente, per un futuro migliore, soprattutto per Taranto».
ANCONA: «Taranto è un esempio di criticità ambientale, ne consegue l’urgenza di attuarvi azioni di risanamento attraverso l’applicazione di tecnologie innovative. È un luogo idoneo, quindi, a favorire l’incontro di tutti i più importanti stakeholder coinvolti nello sviluppo di strategie e misure di tutela».
A chiudere la serie degli interventi sono stati Giuseppe Vadalà, generale di brigata dei Carabinieri e commissario unico per l’attuazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, e Gianni Azzaro, vicesindaco del Comune di Taranto.
VADALÀ: «Siamo tutti impegnati per questa bella iniziativa, oggi abbiamo compreso meglio cosa significhi avvicinare le progettualità ai territori che dovranno accoglierle. È un’attività che continueremo a far crescere, anche per rendere le istituzioni europee ancor più vicine alle comunità».
AZZARO: «L’idea del TEF è nata da un incontro che ho promosso un paio di anni fa, tra Eurota Ets e RemTechExpo. Abbiamo fatto molta strada, siamo qui a Bruxelles, ed è un privilegio che si lega a doppio filo all’attenzione che proprio le istituzioni europee loro stanno ponendo nei confronti di Taranto. Parlo in particolare del “Just Transition Fund”, che riverserà sulla nostra città 800 milioni di euro, 250 dei quali per progetti predisposti dall’amministrazione comunale. Questo è il futuro di Taranto, non più simbolo di un capitalismo immorale, ma baluardo per una prospettiva di sviluppo sostenibile, etica e innovativa».
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