A Brindisi per la cena del G7, il presidente Sergio Mattarella ha espresso preoccupazioni riguardo alla crescente tensione geopolitica e alla diminuzione dell’interdipendenza globale. “Il processo di interdipendenza promosso dalla globalizzazione è bruscamente venuto meno, insieme alla spinta verso valori e obiettivi globalmente condivisi. Antichi fantasmi sono riapparsi e il linguaggio della cooperazione viene messo a dura prova, lasciando il posto a crescenti tensioni geopolitiche, quando non a conflitti”, ha dichiarato.
Il presidente ha sottolineato l’importanza dei principi di Stato di diritto, democrazia, rispetto dei diritti della persona e cooperazione internazionale, soprattutto in un contesto di crescenti pulsioni autoritarie. “Il G7 è caratterizzato dalla convinta adesione a un sistema di regole che trova la sua manifestazione più alta nella Carta delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Mattarella evidenziando la sfida odierna nel mantenere queste regole di convivenza internazionale.
Riguardo all’attuale scenario geopolitico, Mattarella ha parlato della guerra in Ucraina come di un tentativo pericoloso di revanche neo-imperiale da parte della Federazione Russa, che contraddice i progressi fatti in Europa dalla Conferenza di Helsinki del 1975. Ha anche menzionato l’attacco di Hamas contro i cittadini israeliani e l’urgenza di perseguire una soluzione a due Stati per una pace duratura.
Mattarella ha concluso il suo intervento evidenziando la necessità per il G7 di rimanere una piattaforma aperta e adattabile ai mutamenti del contesto internazionale, sottolineando che “non possono essere affrontati in un circuito limitato”.
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