Prefettura Potenza, prevenzione e sicurezza urbana sul tavolo del Comitato

POTENZA – Stamane, presso la Sala Italia del Palazzo di Governo, si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro.

A tenere banco, ancora una volta, la sicurezza urbana che, in questa occasione, è stata analizzata sotto tre differenti angolature. All’ordine del giorno, infatti:

  1. l’approfondimento della Direttiva del Ministro dell’Interno del 17 dicembre 2024 “Iniziative di prevenzione e sicurezza urbana” indirizzata ai Prefetti della Repubblica;
  2. la disamina dell’ordine e sicurezza pubblica nei Comuni di Lauria (PZ) e Oppido Lucano (PZ);
  3. l’esame del progetto di videosorveglianza del Comune di Venosa (PZ).
  1. Approfondimento della Direttiva del Ministro dell’Interno del 17 dicembre 2024 “Iniziative di prevenzione e sicurezza urbana” indirizzata ai Prefetti della Repubblica

Origine e finalità

Entrando, subito, nel vivo della riunione, il Prefetto Campanaro ha illustrato i contenuti della Direttiva del Ministro dell’Interno che, nel solco dell’esperienza già positivamente collaudata nelle città metropolitane, mira a promuovere un significativo upgrade degli standard di sicurezza urbana. 

Core business della Direttiva, la pianificazione di un’articolata strategia di prevenzione e contrasto delle condotte illegali, riscontrabili particolarmente in alcune aree cittadine connotate da condizioni di degrado urbanistico e sociale.  

Orizzonte ultimo, l’attivazione di best practices e la costruzione di una rete a maglie strette per contrastare la criminalità diffusa e garantire la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini.

Analisi di contesto

Al fine di definire il quadro di riferimento su cui calibrare le azioni da mettere in campo, si parte da una approfondita analisi di contesto per individuare i luoghi urbani caratterizzati da maggiore concentrazione di fattori di fragilità, dove si registrano, con più frequenza, fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla c.d. malamovida, all’abuso di alcolici, all’occupazione e vandalizzazione di edifici e di spazi pubblici e privati. 

Modelli di governance

Sotto il profilo metodologico, la Direttiva ribadisce l’importanza di irrobustire ulteriormente il modello di collaborazione multi-agency e multi level che, sin dall’esordio della sicurezza urbana nel panorama normativo, si è rivelato lo strumento vincente per dare una risposta organica alle istanze di protezione e tutela avanzate dalla collettività. 

Sindaci 

In quest’ottica, viene evidenziato, ancora una volta, il ruolo centrale dei Primi Cittadini, cui è richiesto un ulteriore passo in avanti sulle politiche di sicurezza urbana, attraverso: 

  • il concorso della Polizia locale nell’attività di controllo del territorio;
  • l’adozione, in tutte le aree maggiormente esposte al rischio di proliferazione di forme di illegalità diffusa o di criminalità, di misure finalizzate alla riqualificazione ambientale e alla messa in sicurezza;
  • la promozione di progetti di educazione, inclusione sociale e sostegno alle fasce più vulnerabili della comunità, con la finalità di ridurre marginalizzazione e diseguaglianze. 

Forze dell’Ordine 

Un surplus di impegno richiesto anche alle Forze dell’Ordine chiamate a cooperare, attraverso la presenza ancora più capillare in tutti i luoghi nevralgici e ad alta frequentazione, al benessere della popolazione ed all’accrescimento della sicurezza reale e di quella percepita. 

Strumenti

La Direttiva riserva, poi, ampio spazio alle potenzialità offerte dai numerosi strumenti che il legislatore assegna a Sindaci ed Autorità di Pubblica Sicurezza con lo scopo di prevenire e contrastare l’insorgenza di condotte che minano il pieno godimento degli spazi urbani, assicurando, al tempo stesso, le migliori condizioni di vivibilità per i residenti nei luoghi di maggiore aggregazione. 

Tra questi:

  • ordine di allontanamento e divieto di accesso, il c.d. daspo urbano con riferimento ad ambienti interni e pertinenziali delle infrastrutture del trasporto pubblico e a quelle aree urbane specificamente individuate dai regolamenti di polizia urbana; 
  • altre figure di daspo urbano riferite agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, finalizzate al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti;
  • ordinanze sindacali per limitare l’orario di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei luoghi di maggiore aggregazione; 
  • ordinanze prefettizie contingibili e urgenti per esigenze di tutela rafforzata di taluni luoghi del contesto urbano.

Dopo aver condiviso con il Tavolo presupposti e finalità, il Prefetto Campanaro ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di dare piena attuazione alla Direttiva del Ministro dell’Interno anche nel Capoluogo lucano. 

In questa direzione, tre le principali linee di indirizzo impartite dal Rappresentante dal Governo all’esito della riunione:

  • costituzione di un Gruppo di lavoro – coordinato dalla Prefettura e composto da referenti qualificati delle Forze di Polizia e della Polizia Locale – che si occupi di georeferenziare l’andamento della delittuosità nel Capoluogo e di individuare aree urbane – in particolare, quelle dove insistono presidi sanitari, scuole, plessi scolastici e siti universitari, musei, aree e parchi archeologici, complessi monumentali o altri istituti e luoghi della cultura o comunque interessati da flussi turistici, aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati, pubblici spettacoli, ovvero adibite a verde pubblico – da inserire nel Regolamento di Polizia Urbana, realizzando così il primo step per la piena applicazione della normativa sul daspo urbano; 
  • prosecuzione e rafforzamento dei servizi straordinari a carattere interforze c.d. “ad alto impatto”, che viene sperimentato con cadenza periodica oramai da oltre un anno nel Capoluogo lucano, con significativi riscontri operativi;
  • messa in sicurezza dei perimetri urbani più problematici, attraverso la programmazione di piani di intervento e di nuove e più incisive misure di vigilanza da replicare con la frequenza necessaria a conseguire un reale e durevole effetto di deterrenza e repressione delle possibili condotte criminali.

Il Prefetto Campanaro ha, inoltre, invitato il Sindaco di Potenza a continuare il percorso di consolidamento della sicurezza urbana, dedicando ancora più attenzione alle politiche di welfare, attraverso la riqualificazione delle zone urbane maggiormente esposte a forme di illegalità, il recupero delle aree verdi, l’illuminazione di parchi e la cura delle zone pedonali, per contribuire a creare spazi urbani più sicuri. 

“Sono soddisfatto per tutto quello che è stato realizzato fino ad ora. Ma oggi la Direttiva del Signor Ministro ci indica un più ambizioso traguardo, chiedendo a tutti i protagonisti del complesso e poliedrico sistema di sicurezza integrata di consolidare i risultati raggiunti e di dare un deciso impulso all’ accrescimento degli standard di prevenzione e repressione delle dinamiche delinquenziali. Ed è quello che faremo, consapevoli che il modello in team work, in grado di coinvolgere tutti gli stakeholder pubblici e privati del territorio implicati con il tema della sicurezza, rappresenti la strada privilegiata per pianificare una strategia volta a smantellare in via definitiva tutti i fattori che impediscono il pieno e libero godimento degli spazi urbani da parte dei cittadini”, le parole del Prefetto Campanaro.

  1. Disamina dell’ordine e sicurezza pubblica nei Comuni di Lauria (PZ) e Oppido Lucano (PZ)

Riflettori puntati sui Comuni di Lauria (PZ) ed Oppido Lucano (PZ) e sulla preoccupazione, manifestata dagli Amministratori locali, in merito alla recente recrudescenza dei furti nelle abitazioni, in alcuni casi avvenuti in presenza dei proprietari.  

Entrando nel merito della problematica e nell’ottica di definire, con precisione, la cornice di riferimento, il Prefetto Campanaro ha condiviso i dati statistici sull’andamento della criminalità nei Comuni interessati, in raffronto con quella registrata nell’intera provincia. 

Focus specifico, quindi, sui c.d. street crime (furti e rapine) che, come è noto, più d’altri hanno la forza di impattare significativamente sulla percezione di insicurezza dei cittadini. 

“I dati interforze restituiscono un lieve aumento del totale dei furti nel 2024 in entrambi i comuni. Se però andiamo ad “esplodere” questi dati scopriamo che, in realtà, quelli in appartamento sono 19 su 40 a Lauria e 2 su 15 ad Oppido Lucano, in linea con il dato degli anni precedenti, per la maggior parte concentrati nel mese di novembre e nella prima parte di dicembre. Si tratta di fenomeni legati al c.d. ‘pendolarismo criminale’ che, ciclicamente, si ripropone in territori attraversati da arterie di collegamento con regioni limitrofe. In ogni caso, lo scenario descritto merita l’attivazione di tutti gli attori coinvolti nella promozione e nell’attuazione della sicurezza urbana. Intensificheremo senz’altro i servizi di controllo da parte delle Forze di Polizia, ma ad essi è necessario affiancare anche le misure che devono mettere in campo le Amministrazioni”, l’esortazione del Rappresentante del Governo.

In questa direzione, il Prefetto ha quindi disposto, come prima risposta alla richiesta di maggiore sicurezza, servizi straordinari di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e, al contempo, ha invitato gli Amministratori locali a prendere in seria considerazione l’adozione di specifici strumenti di sicurezza urbana, con particolare riguardo all’importanza di dotarsi di moderni sistemi di videosorveglianza che svolgono una funzione preventiva e repressiva di sicuro impatto, soprattutto in relazione alla criminalità predatoria. 

  1. Esame del progetto di videosorveglianza elaborato dal Comune di Venosa (PZ)

La sessione di lavoro è, infine, proseguita con l’esame del progetto di videosorveglianza che il Comune di Venosa (PZ) ha elaborato per rispondere alla crescente domanda di sicurezza del territorio. 

Come tutti i progetti varati in ambito comunale, anche quello oraziano è approdato sul tavolo del Comitato provinciale chiamato ad esprimere il proprio parere in merito alle specifiche tecniche, prima della messa in opera dell’impianto ed al fine di consentirne l’utilizzo da parte delle Forze di Polizia.

Entrando nel merito della progettualità, il Sindaco di Venosa ha, quindi, presentato il progetto di videosorveglianza che si articola su:

  • una centrale operativa individuata presso il Comado di Polizia Locale; 
  • una infrastruttura di rete di trasmissione con tecnologia HiperLAN/2 a 5Ghz per la trasmissione video e dati, dalle telecamere alla centrale operativa; 
  • una infrastruttura video e registrazione composta da 16 telecamere, 10 posizionate all’interno dei vicoli del centro storico e 8 nel Parco giochi Comunale, recentemente inaugurato.

Corredato dal parere degli organi tecnici del Ministero dell’Interno, in particolare, della Zona Telecomunicazioni Puglia-Basilicata, il progetto è stato, quindi, esaminato ed approvato dal Comitato provinciale che ha, comunque, suggerito all’Amministrazione comunale di verificare, sin da subito, la possibilità di modificare le telecamere con l’installazione di sistemi di lettura targhe e transiti collegati al Sistema Nazionale Targhe e Transiti (S.C.N.T.T.), per una più efficace interazione con le Sale operative delle Forze di Polizia.

“Tra gli strumenti di sicurezza urbana, i sistemi di videosorveglianza svolgono un ruolo di primissimo piano, non solo perché vanno ad incidere direttamente, in chiave preventiva e repressiva, sulla criminalità diffusa o predatoria ma anche perché contribuiscono in modo significativo ad accrescere la percezione di sicurezza dei cittadini. Colgo l’occasione per evidenziare, ancora una volta, l’importanza di attivare tutto il panel delle azioni previste dal legislatore. La posta in gioco è alta: alla sicurezza urbana, infatti, sono strettamente collegate la coesione sociale e la pacifica convivenza civile che rappresentano fattori decisivi per il benessere e la vivibilità delle comunità e, di conseguenza, per la crescita e lo sviluppo dei territori”, ha dichiarato il Prefetto Campanaro al termine. 

Presenti alla riunione odierna di Comitato, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, il Sindaco di Venosa (PZ) Francesco Mollica, il Vicesindaco di Lauria Lucia Carlomagno e l’Assessore di Oppido Lucano (PZ) Nerina Orlando.  

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