FRANCAVILLA FONTANA – Suo malgrado si era ritrovato collegato in qualche modo all’omicidio di Paolo Stasi perché, in casa e nel garage, i carabinieri avevano trovato una vecchia pistola a tamburo smontata e, anche, 185 grammi di marijuana. Arrestato in condotto in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e pure detenzione illegale di arma clandestina, il 54enne in pensione di Francavilla Fontana aveva detto la verità sul bustone di erba sequestrato dai militari. Non si trattava di droga, ma di marijuana legale, priva di principio attivo e, quindi, del tutto innocua. Tanto è emerso dagli accertamenti sulla sostanza eseguiti questa mattina presso il reparto scientifica del comando regionale dei carabinieri, a Bari.
Erba di casa mia
Ora, in attesa della decisione del Tribunale del Riesame, resta da scoprire la “genetica” della pistola a tamburo calibro 32 rinvenuta dai militari nel box pertinente all’abitazione dell’uomo, già inviata agli specialisti dei Ris per tutti gli esami balistici del caso. Secondo la versione fornita dal 54enne, si tratterebbe di un vecchio cimelio, abbandonato in garage chissà da quanti anni e, a suo dire, probabilmente incapace di sparare. Insomma, in un modo o in un altro, un’arma che non avrebbe nulla a che vedere con l’omicidio del 19enne, “completamente sconosciuto al mio assistito” secondo quanto dichiarato dall’avvocato Michele Fino, legale di fiducia dell’indagato.
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