“Mi è piaciuto l’approccio: oltre al gol abbiamo creato tre o quattro situazioni – dichiara Emilio Longo, allenatore del Picerno, dopo il successo di Messina -. Nella ripresa abbiamo legittimato impedendo al Messina di rendersi pericoloso, e nonostante un atteggiamento più difensivo abbiamo prodotto almeno tre occasioni. Adesso dobbiamo continuare con umiltà, intensità e con questa chiara identità di gioco”.
“Non era facile approcciare nella maniera giusta di fronte a una squadra allenata da un decano della categoria che ha sempre proposto un ottimo calcio. Abbiamo studiato i nostri avversari cercando di lavorare sulle loro difficoltà, però non credo sia giusto, soprattutto per il Messina, giocare su un campo del genere. Mi rattrista che nella terza serie del calcio italiano ci siano terreni simili, si faticava a stare in piedi, sembrava più una partita di rugby che di calcio”.
“Sette-otto partite fa eravamo nelle condizioni del Messina, ma quando lavori soltanto per un risultato l’ansia non ti aiuta. Dal punto di vista mentale eravamo avvantaggiati. I ragazzi non si sono adagiati, sapevamo che per noi era fondamentale fare punti in un campionato così equilibrato, nel quale i pericoli sono sempre dietro l’angolo. Si è vista la leggerezza che fa vincere i duelli e il nostro portiere è rimasto inoperoso”.
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