Non c’è minaccia imminente di inquinamento sul litorale di Torre Veneri, in Salento, dove da giorni, davanti all’area di addestramento dell’Esercito, si è arenato un peschereccio utilizzato per un sbarco di migranti.
Nelle scorse ore un team della Guardia Costiera è salito a bordo per un’ispezione in sala macchine per sondare i livelli dei depositi del combustibile e delle sentine, senza riscontrare la presenza di gasolio. Sono stati rimossi 7 fusti contenenti ciascuno 20 litri di olio lubrificante, al fine di evitarne la dispersione in mare.
Il Nucleo subacqueo dei vigili del fuoco ha compiuto un’ispezione dalla quale non è emersa la presenza di falle nello scafo. A titolo cautelativo, il peschereccio è stato circondato con galleggianti assorbenti, impiegati per catturare i residui oleosi inquinanti. Per quanto concerne il recupero e la demolizione dell’unità, l’operazione sarà a cura dell’Agenzia delle Dogane tramite la Prefettura di Lecce.
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