Comunque andrà a finire, ci sarà un po’ di Puglia nella squadra che vincerà questo campionato di Serie C. Se non sarà il Cerignola, come l’intero tacco d’Italia si augura, sarà l’Avellino capolista, che nell’ultimo turno di campionato è riuscito ad espugnare il Massimino di Catania, grazie al contributo di chi in Puglia ci ha giocato e non poco, ed ora la rappresenta al meglio in Irpinia. La doppietta di Chicco Patierno ha regalato al suo Avellino l’ottavo successo consecutivo del proprio campionato, inserendo un pesantissimo mattoncino nella corsa al primo posto. Il Cerignola resta a -2, ma il tempo stringe: da qui alla fine mancano solo tre partite, con due pugliesi chiamate a scendere in campo al Partenio, per fornire un assist al Cerignola. La prossima sarà il Monopoli, proprio quella che Patierno a gennaio lo ha corteggiato a lungo per non riuscire però a portarlo al Veneziani.
Dallo scontro diretto pareggiato al Monterisi lo scorso 13 gennaio, l’Avellino ha raccolto ben undici vittorie in dodici giornate. Negli ultimi cinque mesi solo il Foggia è riuscito a battere gli irpini. Ancor prima, ci era addirittura riuscito il Taranto. Insomma, la due insospettabili al netto della classifica. È un Avellino che dunque la Puglia la soffre un po’, e quale miglior arma di chi parla la stessa lingua del tuo avversario, anche se con accenti un po’ diversi. La stagione del centravanti bitontino non era partita nel migliore dei modi: a causa di un problema fisico accusato già in ritiro, ha saltato quattro delle prime cinque uscite. Poi otto gol in sei partite e diciotto punti su diciotto conquistati dopo i tre pareggi e le due sconfitte dei primi cinque turni.
Nella seconda metà di campionato, i gol ha iniziato a dilazionarli, rendendoli meno frequenti, ma contestualmente più pesanti. Sua la rete della rimonta ad Altamura, suo anche il colpo di testa che inaugurò il derby con la Cavese. Da lì un altro blocco di marcature decisive: tre gol ed altrettante vittorie per i biancoverdi. Ormai è una costante: nelle dieci gare in cui è andato a segno, il suo Avellino ha sempre vinto.
Siamo indubbiamente distanti dai 22 gol della passata stagione e dai 19 di due campionati fa, ma la promozione in Serie B vale sicuramente più del titolo di capocannoniere. Anche per chi, come Patierno, vive per il gol. Sono già 61 le reti segnate in Lega Pro dal bomber ex Bitonto, Francavilla e Bisceglie, e pensare che in questa categoria ci è sbarcato appena tre anni fa, da over 30. Il rinnovo fino al 2028 firmato a febbraio basta e avanza per comprendere le intenzioni dell’Avellino: se sarà Serie B, sarà con Patierno, colui che nella storia del club irpino c’è già finito: più di lui con quella maglia hanno segnato solo Castaldo e Biancolino, attuale allenatore dei Lupi.
Comunque andrà a finire, uno spicchio di Puglia esulterà al termine di questa regular season. Poi, chissà. Ai playoff può accadere di tutto.
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