Sembrava tutto definito per il ritorno di Michele Passiatore sulla panchina del Taranto. Il tecnico avrebbe dovuto dirigere il primo allenamento il 28 dicembre, ma qualcosa ha interrotto i piani.
Cosa è successo?
“Gli accordi iniziali prevedevano che il 28 dicembre iniziassi a lavorare, con il mercato e la gestione sportiva completamente sotto la mia responsabilità – ha spiegato Passiatore -. Dopo tre giorni di trattativa mi è stato prospettato il coinvolgimento di Sapio nell’area tecnica. Di fronte alla mia titubanza, i colloqui si sono bruscamente interrotti. Abbiamo un diverso modo di operare”.
Il piano con Giove
“Passiatore aveva delineato una strategia condivisa con il presidente Massimo Giove: “L’obiettivo era costruire una squadra con calciatori di proprietà e valorizzare giovani di categoria superiore anche con il minutaggio, puntando su un progetto che guardasse sia al presente sia al futuro”.
Trattativa definitivamente chiusa?
Alla domanda su una possibile riapertura dei colloqui, il tecnico ha precisato: “Non parlerei di condizioni posti da me, ma di accordi volti al bene della squadra e della città. L’obiettivo è affrontare il girone di ritorno con dignità e professionalità, valori per me fondamentali”.
L’attrazione della Serie C e l’intransigenza sui principi
Nonostante la difficile situazione del club, Passiatore aveva accettato la proposta spinto dal fascino della Serie C: “Ho chiarito al presidente che voglio lavorare con serietà e meritocrazia, rispettando la maglia. Non sono disposto a compromessi: chi assume responsabilità deve poter operare secondo principi sportivi chiari e condivisi”.
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