MODUGNO- “Marcata assenza di proporzionalità tra le circostanze del fatto di cui si è reso protagonista l’appuntato e la sanzione adottata nei suoi confronti”: con questa motivazione il Tar Puglia ha annullato il trasferimento da Modugno a Napoli disposto circa un anno fa nei confronti di un carabiniere, per presunti “rapporti di frequentazione, anche indiretti, con pluripregiudicati affiliati” a un clan della provincia.
I giudici avevano già accolto l’istanza cautelare sospendendo il provvedimento e ora con una sentenza di merito hanno definitivamente dato ragione al militare.
La festa del 26 settembre 2020: tra un centinaio di ragazzi anche pregiudicati
La vicenda risale al 26 settembre 2020. Il carabiniere quella sera ha partecipato a una festa per il diciottesimo compleanno del figlio della sua convivente. Tra un centinaio di ragazzi invitati, presenti anche alcuni pregiudicati.
“Il provvedimento sanzionatorio – si legge nella sentenza del Tar – risulta ampiamente sproporzionato” dal momento che le presunte violazioni riguardano “circostanze che non sono state in alcun modo provate e sono rimaste del tutto prive di riscontro, incentrate su una occasionale compresenza del ricorrente e di soggetti controindicati ad una festa per un diciottesimo compleanno con oltre cento invitati.”
Inoltre “l’Arma dei carabinieri ha omesso di avvisare il diretto interessato dell’avvio del procedimento amministrativo di trasferimento” e quindi “non ha permesso al ricorrente di provare la sua eventuale estraneità a rapporti con le persone occasionalmente presenti a detti festeggiamenti risultanti avere a proprio carico taluni precedenti penalmente rilevanti.”
potrebbe interessarti anche
Campagna olearia, operazione dei cc baresi contro il lavoro sommerso
Bari: Ernest Verner, al parco Rossani 15 nuovi alberi con targhe ricordo
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
“Decaro eleggibile”, respinto ricorso di commerciante barese