Ostuni (Brindisi) – Il Nucleo di Guardie Zoofile di Stop Animal Crimes Italia è intervenuto in una abitazione dove una famiglia deteneva sette gatti in condizioni igienico-sanitarie gravemente inadeguate e incompatibili con la loro natura. Gli animali, privi di microchip, erano tenuti alla corda e in gabbie, situazione che ha portato al sequestro penale degli stessi e degli strumenti di costrizione.
Due persone, madre e figlio, sono state denunciate per abbandono di animali ai sensi dell’articolo 727 del codice penale, che punisce chi abbandona o maltratta animali domestici. In particolare, una gatta adulta era stata trovata legata con una corda a un muro, insieme a tre cuccioli di circa 50 giorni, tutti costretti a vivere su un cumulo di feci. Altri tre gatti, di circa quattro mesi, erano rinchiusi in una piccola gabbia tra i propri escrementi.
Il sequestro è stato convalidato dal pubblico ministero Giovanni Marino del tribunale di Brindisi, e la notifica è stata già consegnata ai due indagati. I gatti verranno affidati a nuove famiglie non appena le condizioni lo permetteranno. Il Nucleo di Guardie Zoofile ha ricordato che i gatti sono animali liberi per natura e che la detenzione coercitiva in contrasto con la loro etologia è un reato.
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