OPPIDO LUCANO (PZ) – Ancora una notte non certo tranquilla quella appena trascorsa nella periferia di Oppido Lucano, lungo la SS169, dove un’area di servizio è stata raggiunta dalle sgradite attenzioni di ignoti ladri.
I malfattori, approfittando della quiete e del favore delle tenebre, avevano organizzato un colpo che avrebbe dato i suoi frutti se non fosse stato per il provvidenziale intervento dei Carabinieri.
In zona, nell’ambito di un dispositivo preordinato proprio per il contrasto ai reati predatori, c’era una pattuglia della Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Acerenza che, nel corso del servizio, ha deciso di effettuare un passaggio nei pressi dell’area di servizio.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno sorpreso tre individui incappucciati che si apprestavano a portare a termine il colpo.
Alla vista dei militari dell’Arma, i tre malfattori si sono dati alla fuga a piedi per le campagne circostanti approfittando della notte.
Le ricerche diramate nel frattempo dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Acerenza non hanno permesso, al momento, di individuare i fuggiaschi.
Nel corso dei rilievi, i Carabinieri di Acerenza hanno ricostruito i movimenti dei ladri i quali hanno utilizzato come via di fuga lo stesso percorso fatto poco prima per giungere al loro obiettivo. Una ritirata inattesa e così precipitosa che li ha obbligati ad abbandonare attrezzatura da scasso rinvenuta dagli investigatori dell’Arma e sottoposta a sequestro.
Tempestivo è risultato essere, ancora una volta, l’intervento dei militari della Benemerita che sono riusciti a mettere in fuga i ladri conseguendo un ottimo risultato che si inserisce in un più ampio quadro di attività di prevenzione messa in campo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza e da tutti i reparti territoriali dipendenti per contrastare il fenomeno dei reati predatori.
potrebbe interessarti anche
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Colpisce il collega con uno schiaffo: «Mi scuso»
San Raffaele, la Fondazione replica alla Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Neonatologia: la dura replica del medico ad Emiliano
Mesagne: 65enne condannato per detenzione di materiale pedopornografico