Tredici arresti, 15 denunce, sequestri di armi, droga e di uno jammer. È il bilancio di una vasta operazione della polizia di Stato in diverse province del Nord della Puglia, in particolare nei centri ad alta densità criminale di Cerignola, Andria e Bitonto, luoghi di spaccio e intimidazioni. L’operazione “alto impatto” ha coinvolto 400 agenti, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine. Una nuova modalità di intervento sul territorio, spiega la Polizia di Stato, che si avvale delle tecniche investigative più avanzate. Nel corso delle operazioni sono state identificate oltre 11 mila persone, sequestrate armi e materiale tipicamente utilizzati per le rapine ai furgoni portavalori, incluso uno jammer (attrezzatura utilizzata per violare le frequenze di strumenti di telecomunicazione in uso anche alle forze dell’ordine). A Cerignola l’operazione si è concentrata nel quartiere noto come “Fort Apache” per le attività di spaccio e ritenuto centro di pianificazione di molti assalti a furgoni portavalori in tutta Italia. Sequestrati inoltre 9000 pezzi di ricambio di autovetture di alta gamma, destinati alla vendita sul territorio nazionale. Le contestazioni a carico degli indagati riguardano il possesso abusivo di armi e stupefacenti e la pianificazione e l’esecuzione di assalti a furgoni portavalori.
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