Operaio Arif morto, sindacati: ‘Quando finiranno queste tragedie?’

“Abbiamo il timore che la squadra fosse sottodimensionata, ma attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini per poterne stabilire con certezza dinamiche e responsabilità. Un’altra vittima di lavoro, un’altra famiglia che piange disperata la vita di un genitore impegnato a fare il proprio dovere, con responsabilità e abnegazione, sul proprio posto di lavoro”. Queste le parole delle segreterie territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Brindisi in una nota che esprime profondo dolore per la morte di Mario Rutiglio, 66enne operaio dell’Arif, avvenuta nel pomeriggio di sabato 20 lutlio nelle campagne di Ceglie Messapica durante le operazioni di spegnimento di un incendio.

Le organizzazioni sindacali sottolineano l’importanza della sicurezza sul lavoro e della formazione come basi essenziali per una politica preventiva efficace. “Quante altre lacrime, quanta sofferenza e disperazione dobbiamo continuare a soffrire prima di scrivere la parola fine? La sicurezza e la formazione costituiscono la premessa essenziale per una seria politica preventiva per un lavoro svolto in sicurezza. Analogamente una legge speciale per i crimini da infortunio sul lavoro non può più essere rinviata”.

Unendosi al dolore della famiglia e dei colleghi forestali della Provincia di Brindisi, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’assessorato regionale dell’agricoltura e il direttore regionale Arif per ottenere informazioni dettagliate su cause, circostanze e responsabilità dell’incidente.

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