BRINDISI – Omicron2 è arrivata in Puglia ma non nel brindisino come inizialmente circolato nello scorso fine settimana. La variante derivata dal ceppo che ha innescato la quarta ondata della pandemia è stata intercettata infatti al momento solo nella provincia di Lecce e Bari con due casi complessivamente accertati. Il dato arriva dall’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, con sede a Putignano. La Puglia dunque si è aggiunta da qualche giorno all’elenco delle nove regioni nelle quali è stata isolata quella che gli scienziati chiamano “variante Ba.2” e che – almeno secondo alcuni studi internazionali – sarebbe più contagiosa della Omicron 1. Questo secondo i primi dati che arrivano dalle altre nazioni in cui la variante è già diffusa. In Italia è già presente in Liguria, dove è stata sequenziata per la prima volta, e poi in Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia ed ora in Puglia con i due casi segnalati nel territorio leccese e barese. Stando a un’indagine dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, vale per ora circa l’1 per cento dei casi classificati come Omicron.
L’attenzione ovviamente resta alta per una analisi sull’andamento della pandemia in tutto il territorio. Omicron2 è arrivata in Puglia ma non nel brindisino come inizialmente circolato nello scorso fine settimana. La variante derivata dal ceppo che ha innescato la quarta ondata della pandemia è stata intercettata infatti al momento solo nella provincia di Lecce e Bari con due casi complessivamente accertati. Il dato arriva dall’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, con sede a Putignano. La Puglia dunque si è aggiunta da qualche giorno all’elenco delle nove regioni nelle quali è stata isolata quella che gli scienziati chiamano “variante Ba.2” e che – almeno secondo alcuni studi internazionali – sarebbe più contagiosa della Omicron 1. Questo secondo i primi dati che arrivano dalle altre nazioni in cui la variante è già diffusa. In Italia è già presente in Liguria, dove è stata sequenziata per la prima volta, e poi in Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia ed ora in Puglia con i due casi segnalati nel territorio leccese e barese. Stando a un’indagine dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, vale per ora circa l’1 per cento dei casi classificati come Omicron. L’attenzione ovviamente resta alta per una analisi sull’andamento della pandemia in tutto il territorio.
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