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Giuseppe Tupputi, il barista ucciso a Barletta

Omicidio Tupputi, Rutigliano: “Non sono un assassino, chiedo scusa alla famiglia”

BARLETTA – «Non avevo intenzione di uccidere, chiedo scusa alla famiglia». Commenta così, tramite il suo avvocato Claudio Cioce, Pasquale Rutigliano, responsabile dell’omicidio Giuseppe Tupputi a Barletta. L’11 aprile del 2022, il 33enne esplose tre colpi di pistola contro il titolare di un bar in via Rionero, uccidendolo sul colpo.

Le dichiarazioni dell’imputato sono state rese durante l’udienza del 12 maggio presso il Tribunale di Trani, un mese dopo che Rutigliano era stato ritenuto capace di intendere e di volere a seguito di un’accurata perizia psichiatrica, condotta dal dottor Francesco Carabellese.
Giuseppe Tupputi, 43 anni, è stato assassinato dopo l’ultimo di diversi litigi che erano già avvenuti in passato con Rutigliano. Quest’ultimo è accusato di omicidio volontario, aggravato dai futili motivi.

Nell’udienza dello scorso venerdì, lo stesso Rutigliano ha chiesto scusa alla famiglia del barista ucciso: «Non sono un assassino, ho sparato verso il basso e non ricordo nulla di come sia andata dopo». Questo il commento dell’imputato, che tornerà in aula venerdì 9 giugno per un nuovo passaggio della fase dibattimentale. Ammessi a processo i testimoni di entrambe le parti, che verranno ascoltati nel corso della prossima udienza.

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