FRANCAVILLA FONTANA – Il Tribunale di Brindisi ha rigettato, in sede di Riesame, l’istanza presentata dalla difesa del 18enne di Francavilla Fontana indagato per l’omicidio in concorso di Paolo Stasi, il giovane ucciso a colpi di pistola lo scorso 9 novembre. Resta quindi sequestrata la pistola a gas trovata nell’abitazione del giovane, così come restano a disposizione degli inquirenti i quasi diecimila euro in contanti ed uno smartphone.
Omicidio Paolo Stasi: il sequestro e il Riesame
Il provvedimento di sequestro, disposto dal PM Giuseppe De Nozza, era stato eseguito dai carabinieri che, qualche settimana fa, nel corso delle indagini, avevano fatto visita al 18enne, amico di Paolo e conosciuto ai suoi famigliari perché frequentava la casa di via Occhi Bianchi.
Lì, in quella casa in campagna dove il ragazzo vive con i suoi parenti, i militari avevano appunto trovato l’arma, il danaro e il telefonino.
L’arma: una pistola a gas di libera vendita, riproduzione di una Glock 17. Per la difesa, rappresentata dall’avvocato Leonardo Andriulo, nulla più che un giocatolo, incapace di offendere. Eppure, sarà probabilmente necessaria una perizia balistica per capirne la portata, la pericolosità.
I soldi, 9mila e 800 euro in contanti, per la difesa frutto di risparmi di provenienza lecita e regali di compleanno, il diciottesimo, festeggiato dal giovane indagato pochi giorni dopo l’omicidio di Stasi. Per la Procura, invece, qualcosa di diverso, con il Riesame che ha optato per la conservazione del danaro, che resta anch’esso sotto sequestro.
Lo smartphone, secondo la versione dell’indagato un vecchio telefono, per altro con utenza non intestata al giovane. Anche su questo, saranno necessari ulteriori accertamenti finalizzati a certificare o meno i dubbi degli investigatori.
Nelle scorse ore, l’avvocato della famiglia del 19enne ucciso aveva parlato di “grande fiducia” nel lavoro degli inquirenti. Infine, alla vigilia dell’Epifania, quella pista fiutata dai carabinieri e dalle Procure, sull’omicidio indaga anche quella dei minori di Lecce, ha superato la prova del Riesame, dopo l’udienza tenutasi venerdì 30 dicembre. Ancora poco, troppo poco, per capire se si tratti della svolta decisiva. Per capire se manchi davvero poco per sapere chi e perché ha ucciso Paolo Stasi.
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