FRANCAVILLA FONTANA – A due mesi e più dall’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne ucciso a colpi di pistola sull’uscio della sua abitazione, la sua famiglia “stigmatizza la spettacolarizzazione della vicenda giudiziaria”. A scriverlo è il legale della famiglia Stasi Domenico Attanasi che, con una nota, pone alcune precisazioni.
Omicidio Stasi: la nota dell’avvocato Domenico Attanasi
“La famiglia Stasi – scrive il legale – stigmatizza la spettacolarizzazione della vicenda giudiziaria riguardante l’omicidio del giovane Paolo ed in particolare le indiscrezioni e i resoconti parziali di atti giudiziari veicolati tramite interviste rilasciate all’indomani del provvedimento del Tribunale del Riesame di Brindisi. Ad oggi gli unici elementi certi sono costituiti dal fatto che vi è per lo meno un indagato per il reato di omicidio volontario, che le indagini sono ancora in corso e che il Tribunale di Brindisi ha respinto l’istanza di riesame proposta da un indagato avverso il sequestro di un’arma e di una considerevole somma di denaro contante. Nell’attesa degli eventuali sviluppi di un procedimento che deve avere la sua sede naturale nelle aule di giustizia, e nell’ambito del quale anche il diritto di difesa delle persone indagate potrà essere pienamente esercitato, appare davvero intollerabile l’accensione di un riflettore mediatico e i toni allusivi adoperati per commentare aspetti della vita privata della vittima di un così efferato delitto, soprattutto in ragione del fatto che gli stessi non stati evidentemente ritenuti rilevanti in chiave difensiva dal Tribunale del Riesame di Brindisi”.
Omicidio Stasi, intervista al legale dell’indagato
Nei giorni scorsi, il legale del 18enne indagato per omicidio e spaccio di sostanze stupefacenti, Leonardo Andriulo, aveva rilasciato un’intervista ad Antenna Sud parlando di una chat tra la vittima e la madre, ora al vaglio degli inquirenti. Dichiarazioni arrivate a margine del rigetto del riesame presentato dal legale.
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