Omicidio Lopez a Molfetta, a sparare una sola mano

MOLFETTA – La musica ferma. Poi il rumore degli spari, due, tre, quattro. Anche di più. Netti. È il video che in queste ore sta facendo il giro del web e che racconta di una serata assurda che ha portato alla morte di Antonia Lopez, 19 anni, la ragazza commessa del quartiere San Girolamo di Bari, vittima – con tutta probabilità – di un regolamento di conti tra clan, proprio come suo zio Ivan Lopez, ritenuto vicino al clan Strisciuglio, tre anni prima, il 29 settembre del 2021, sul lungomare di San Girolamo.

Il tragico episodio nella discoteca Bahia Beach, sul lungomare di Molfetta. Prima la rissa, poi gli spari, forse una decina. E Antonia – per tutti Antonella – viene colpita alla spalla, recidendole l’aorta e provocandole un’emorragia che la uccide in pochi minuti. Un’altra pallottola ferisce Eugenio Palermiti, 20 anni, figlio di Gianni e nipote dell’omonimo boss del rione Japigia, da tempo in carcere. Altri tre giovani restano feriti dalle pallottole. Uno è Francesco Crudele, autista di Palermiti e nipote di un’altra vittima di un agguato del 2009. I feriti non sono gravi.

Un vero e proprio agguato in stile mafioso secondo carabinieri e Dda del capoluogo. E la mano che avrebbe esploso i colpi potrebbe essere stata una sola e potrebbe essere stata già individuata dai militari tra i palazzoni di edilizia popolare del quartiere San Paolo.

Quale sia il movente è presto per dirlo. Una circostanza sembra chiara: si è trattato di un regolamento di conti tra clan rivali. Si racconta che Eugenio Palermiti, nei giorni scorsi, forte dell’esuberanza dei suoi 20 anni e della voglia di dimostrare la sua caratura criminale, avrebbe tentato di intimidire qualcuno in un rione dove la presenza dei Palermiti non è tollerata. Per fare questo avrebbe usato metodi mafiosi, degni di un boss. E sabato notte ci sarebbe stata la risposta dei rivali, tutt’altro che intimiditi, con un gesto clamoroso che ha portato alla morte della ragazza che lo accompagnava, al ferimento (alle mani) dello stesso rampollo, del suo autista e di altri due giovani.

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