POTENZA – Potrebbe arrivare a una svolta la caccia al killer di Domenico Lorusso, l’ingegnere 31enne di Potenza, accoltellato dieci anni fa a Monaco di Baviera, mentre attraversava in bicicletta, con la fidanzata, il parco lungo il fiume Isar.
È quello che sostiene la stampa tedesca, dopo l’individuazione dell’autore di un’aggressione “fotocopia” avvenuta il pomeriggio del 15 giugno scorso a 1.200 metri di distanza dal luogo dell’omicidio di Lorusso.
Un 35enne con problemi psichiatrici dopo aver avuto una inspiegabile esplosione di violenza nei confronti di una donna in bicicletta di 46 anni, e averla spinta e fatta cadere sui binari del tram mentre pedalava su Mullerstrasse, avrebbe successivamente colpito una signora di 61 anni che aveva appena assistito all’aggressione e filmato la scena col telefonino mentre si allontanava, come se nulla fosse, in direzione del fiume Isar.
Una situazione abbastanza simile accaduta la sera del 28 maggio del 2013, quando il killer, descritto come un giovane alto circa 1 metro e 80 centimetri, sputò sulla maglietta della fidanzata 28enne dell’ingegnere potentino, Gilda Fulco, e poi rivolse la sua rabbia omicida contro di lui che era tornato indietro per chiedergli conto di quel gesto.
La Polizia tedesca ha autorizzato il prelievo del dna dell’uomo (che è stato trasferito in una clinica psichiatrica), per compararlo con quello rinvenuto sugli indumenti di Lorusso la sera dell’omicidio. Da quanto si apprende il 35enne viveva a 300 metri dal luogo del delitto.
potrebbe interessarti anche
Trepuzzi, maggiore sicurezza con l’operazione “Alta Visibilità” dei Carabinieri
L’Iss rassicura sulla qualità delle acque del Basento
Presentato a Potenza il libro di Peppone Calabrese
Crisi idrica in Basilicata, sempre piu’ restrizioni
Taranto, blitz antidroga in un bar: arrestati gestore e compagna
Atti sessuali con una minore: condannato 23enne, assolti genitori