BARI – Una ferocia inaudita e 70 coltellate. Sarebbero queste le prime analisi medico – legali sul corpo del 63enne Francesco Dogna, l’uomo il cui cadavere è stato ritrovato mercoledì scorso nel suo appartamento di via Torino a santo Spirito, quartiere a nord di Bari.
L’assassino si sarebbe accanito sul corpo del dipendente di Exprivia. A eseguire l’esame il dottor Davide Ferorelli dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, un esame durato 8 ore. Amici, parenti e vicini di casa sono stati ascoltati dagli investigatori alla ricerca di elementi utili per identificare il killer che, dopo aver accoltellato il 63enne, sarebbe fuggito lasciando tracce di sangue sulla strada, tracce che però, dopo qualche metro spariscono lasciando intendere che abbia guadagnato la fuga in auto.
Almeno quattro telecamere nella zona al vaglio dei carabinieri. Le indagini coordinate dalla pm Carla Spagnuolo della procura di Bari si starebbero concentrando proprio sui rapporti di Dogna. Un uomo a quanto pare riservato la cui vita privata racconterebbe poco. Intanto gli inquirenti escludono anche la pista passionale, valutata in un primo momento proprio per quel disordine trovato in casa che non sarebbe il risultato di una rapina andata male.
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