MANDURIA – “Fronte comune contro la mafia”. L’omicidio di Natale Naser Bahtijari, il 21enne ritrovato senza vita sotto ad un cavalcavia della Bradanico Salentina in agro di Manduria lo scorso 23 febbraio ha scosso la comunità. Per questo, l’associazione Libera invita “le forze sane della società civile di Manduria” ad incontrarsi e fare fronte comune contro la criminalità dopo l’episodio registrato nelle scorse settimane.
Omicidio 21enne, Libera: “Fronte comune”
“Negli scorsi giorni a Manduria – si legge in una nota firmata dal Coordinamento Provinciale Libera di Taranto e dal Presidio Emanuele Basile di Libera Manduria – si è consumato un cruento omicidio in stile mafioso (così come riconosciuto dagli inquirenti) che ha visto protagonisti giovani ragazzi, la cui età media è di 21 anni. Quest’ultimo episodio criminale è tra i più violenti degli ultimi anni, sintomo di una fortissima disgregazione sociale, causata da molti fattori che hanno portato a una profonda povertà educativa, culturale e sociale, che nella città Messapica assumono, anche per il suo passato, dimensioni decisamente più preoccupanti. Alla luce di tutto questo, il Coordinamento di Taranto ed il Presidio di Libera di Manduria ritengono urgente chiamare ancora una volta a raccolta tutte le forze sane della società civile e proporre nuovamente alla città una riflessione su questioni sociali che da anni vengono sottovalutate. Quanto accaduto impone di superare un atteggiamento di indifferenza e disinteresse. Non è più tempo di lasciare i giovani da soli a combattere la difficile guerra della difesa del territorio, della propria libertà, del proprio futuro. I giovani hanno bisogno di trovare spazi e persone che siano capaci di produrre percorsi di onestà e di crescita, sviluppo e relazioni sociali significative. Bisogna pertanto tornare ad assumersi appieno il ruolo di educatori e di compagni di viaggio delle nuove generazioni. Il territorio ha necessità di riscoprirsi ricco di vita e bellezza e di coinvolgere anche tutte quelle associazioni e movimenti che, nonostante il poco seguito, con fatica continuano a portare avanti progetti educativi. È arrivato il momento di incontrarci per fare fronte comune, affinché possiamo comprendere quali passi compiere insieme, analizzare quanto determinati fenomeni criminali siano destinati a crescere e interrogarci su cosa fare per arginarli. Il coordinamento provinciale di Libera ed il Presidio di Manduria si rendono disponibili a collaborare con le realtà e tutti gli enti operanti a vario titolo in zona”.
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