Il Patto Etico dell’olivicoltura italiana esprime gratitudine alla Guardia di Finanza, al Servizio Repressione Frodi e alle Dogane, con un particolare riferimento al porto di Bari, per l’efficacia delle recenti operazioni di controllo e contrasto al traffico di olio contraffatto. Le componenti del Patto sottolineano l’importanza di mantenere costanti le attività di vigilanza, auspicando che il lavoro delle autorità prosegua senza interruzioni nel tempo.
In una nota congiunta, i firmatari del Patto – che riunisce i principali attori della filiera olivicolo-olearia italiana – evidenziano i risultati positivi ottenuti grazie alla collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. “Stiamo osservando progressi concreti nella tutela della legalità e della trasparenza sul mercato. È essenziale continuare a lavorare insieme per garantire qualità e trasparenza nella produzione e nella commercializzazione, proteggendo sia i consumatori che i professionisti della filiera”, si legge nel comunicato.
Il plauso del Patto Etico si estende alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine, così come al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, per il sostegno del Governo alle attività di controllo e prevenzione delle frodi. L’impegno delle associazioni proseguirà anche nel 2025, con un rinnovato sforzo per rafforzare la filiera, difendere il valore del prodotto e contrastare ogni forma di speculazione.
A novembre, ad Andria, le organizzazioni che compongono il Patto – tra cui CIA Agricoltori Italiani di Puglia, Italia Olivicola, AIFO, Consorzio Oliveti d’Italia, FOI, FIOQ, UNAPOL e ASSITOL – hanno ribadito la propria alleanza per promuovere la trasparenza e il consumo consapevole, tutelare l’ambiente e garantire qualità e competitività del settore. Dopo i successi della campagna 2023/2024, le azioni sinergiche proseguiranno per valorizzare il prodotto e preservarne l’eccellenza, contrastando ribassi speculativi e frodi.
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