Secondo Coldiretti Puglia, l’olio di Puglia è risultato il prodotto agroalimentare più taroccato del 2023, con il 26% delle irregolarità riscontrate dai controlli mirati sul web e nei Paesi dell’UE. Questo avviene proprio mentre il consumo di olio extravergine cresce, spinto dal successo della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco.
I dati emergono dal rapporto dell’Ispettorato Repressione Frodi del MASAF, che evidenzia come, oltre all’olio di Puglia, il 5% delle irregolarità riguardi il ‘primitivo di Manduria’, l’11% il Prosecco, l’8% il Parmigiano Reggiano, il 4% il Pecorino Romano e il 7% l’olio EVO toscano.
“L’azione di contrasto delle forze dell’ordine è fondamentale in un contesto in cui 3 bottiglie su 4 consumate in Italia sono straniere”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia. Cavallo sottolinea che “le frodi alimentari sono un crimine odioso perché mettono a rischio la salute delle persone e colpiscono soprattutto chi ha meno capacità di spesa”.
Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti, aggiunge: “L’olio Evo made in Puglia è apprezzato in tutto il mondo per le sue qualità e non può costare 3 euro a bottiglia. Nonostante l’aumento dei prezzi nel 2024, i consumi di olio extravergine italiano sono cresciuti del 3%, segno che i consumatori premiano la qualità e la tracciabilità”.
Coldiretti Puglia denuncia che il falso Made in Italy colpisce diversi prodotti agroalimentari, dai salumi alle conserve, dal vino ai formaggi, e riguarda tutti i continenti. L’attività investigativa di NAS, ICQRF, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza e altri organi investigativi lo dimostra.
È necessario diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva e supportare la crescita della filiera produttiva pugliese. Coldiretti Puglia conclude che, con l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione, è cruciale rafforzare la legislazione sui reati agroalimentari per combattere efficacemente la criminalità nel settore.
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