FRANCAVILLA FONTANA – Firmata la convenzione tra Comune, Provincia e Scuola finalizzata alla costruzione della nuova sede dell’istituto tecnico Fermi di Francavilla Fontana. Il nodo, però, resta un traliccio.
Il traliccio della discordia
Chissà cosa direbbe, quel traliccio del quartiere Peschiera, se potesse parlare. Destinato, come da convenzione firmata tra Comune di Francavilla Fontana, Istituto Tecnico Fermi e Provincia di Brindisi a sparire da quel Terreno che, entro 3 anni, dovrebbe finalmente regalare una nuova sede a quella scuola ospitata all’interno di una palazzina inadatta e inadeguata agli studenti, al personale, alla stessa offerta formativa.
Chissà cosa direbbe, quel traliccio, che in circa 30 anni ha visto scorrere tempo, amministrazioni, progetti. L’ultimo è quello non ancora scritto e che, al suo interno, dovrà prevedere lo spostamento o l’interramento dell’elettrodotto. Tutto a spese della provincia. O, meglio, del PNRR. Il Comune, in persona del sindaco Antonello Denuzzo, la sua parte l’ha fatta, donando quel terreno ben collegato al centro abitato e alla statale 7. E la sua parte l’ha fatta anche la dirigente scolastica Beatrice Monopoli che, solo qualche giorno fa, aveva incalzato l’amministrazione e la politica tutta. Perché senza una nuova sede, non esiste neppure una scuola.
Alla Fiera dell’Est
Insomma, tutti contenti. O quasi. Perché il consigliere Regionale Maurizio Bruno, da sindaco, individuò il quartiere fieristico come nuova sede per il Fermi. E pazienza se la vecchia fiera sta praticamente cadendo a pezzi. Per Bruno, l’attuale amministrazione ha scelto “la strada più lunga e incerta”.
E allora, chissà cosa direbbe quel traliccio, se potesse parlare. E chissà quante ne racconterebbe. Difficilmente potrà mai farlo, perché spostato, interrato, eliminato. Così dice il protocollo, anche se i protocolli, lo sa bene quel traliccio, non hanno sempre ragione.
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