Bari – È ancora polemica, in via Gentile, dopo l’approvazione del Bilancio: anche i civici di “Per la Puglia” contro la norma che impone ai sindaci di dimettersi sei mesi prima, in caso di candidatura alle Regionali. A destra, intanto, a tenere banco è il “caso Cera”, dopo il via libera dell’azzurro al documento contabile della maggioranza.
L’Anci Puglia chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, “denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori”. “I sindaci di Puglia risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono – si legge in una nota – si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e antidemocratica. Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto”. Anci Puglia ha raccolto “nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti sindaci e sindache -di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
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