TARANTO- Si sarebbe rifiutato di pagare la propria consumazione e avrebbe aggredito con calci e pugni il titolare di un chiosco sul lungomare di Taranto, provocandogli ferita all’avambraccio: un cittadino extracomunitario è stato denunciato per lesioni aggravate.
È accaduto nella serata del 7 luglio quando i poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti presso un chiosco sul lungomare tarantino a seguito di numerose segnalazioni giunte alla sala operativa della Questura 113 per una violenta rissa all’interno del locale. Gli agenti, giunti sul posto, hanno preso contatti con il proprietario del bar che ha presentato una profonda ferita all’avambraccio sinistro, con copiosa fuoriuscita di sangue.
I colleghi hanno allertato il 118 e, in attesa dell’arrivo dei sanitari, hanno cercato di tamponare e contenere la perdita di sangue. Dalle prime sommarie informazioni raccolte sul posto, il proprietario del locale ha raccontato ai poliziotti di essere stato vittima di una brutale aggressione da parte di un cittadino extracomunitario il quale, rifiutandosi di pagare la consumazione, ha reagito prendendolo a calci e a pugni e colpendolo violentemente con un bastone all’avambraccio sinistro.
In difesa del proprietario del locale è intervenuto un suo dipendente che ha tentato invano di allontanare il cittadino extracomunitario, ma è stato colpito con calci e pugni anche lui. Il titolare del chiosco ha inoltre specificato che l’esagitato ha lanciato contro di loro tutti gli oggetti che ha trovato a tiro, danneggiando seriamente anche gli arredi del locale.
Poco dopo, è giunta alla sala operativa della Questura una richiesta di intervento della Polizia nei pressi di un noto locale del lungomare tarantino in quanto i parenti del proprietario del chiosco che è stato ferito hanno bloccato il presunto aggressore per consegnarlo alle Forze dell’Ordine.
Il cittadino extracomunitario di origini tunisine e con diversi precedenti alle spalle è stato condotto pressi gli uffici della Questura per le formalità di rito e denunciato in stato di libertà perché presunto responsabile del reato di lesioni aggravate.
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