BRINDISI – Sì all’eolico offshore, no alle trivelle. Il Partito Democratico di Brindisi chiarisce, una volta di più, la sua posizione contraria alle politiche governative in tema di estrazione nel mediterraneo.
“I danni del Governo a guida centrodestra – scrivono il segretario cittadino di Brindisi Francesco Cannalire e il consigliere Regionale Maurizio Bruno – non stanno tardando ad arrivare anche su questo territorio. Le questioni emerse dopo la denuncia dell’onorevole Claudio Stefanazzi del Partito Democratico, che riguardano un possibile rinnovo di autorizzazioni a trivellare la costa brindisina alla ricerca di gas, rischia di compromettere un percorso di sviluppo ecosostenibile avviato mediante la realizzazione di impianti eolici offshore, proprio al largo di Brindisi e su cui si è scelto di puntare. Dopo anni in cui questo territorio è stato devastato dall’utilizzo di fonti fossili per la produzione di energia a sostegno di tutto il Paese, la possibilità di cospicui investimenti per una riconversione con fonti di energia rinnovabile e la realizzazione della rispettiva filiera rappresenterebbe una scelta obbligata e condivisa per lo sviluppo economico futuro. Con la scelta del Governo Meloni si rischia di tornare indietro e di cancellare un percorso che, al netto delle pastoie burocratiche, stava iniziando a dare i primi frutti. Per questo autorizzare nuove prospezioni alla ricerca di gas finirebbe per bloccare questi investimenti green a vantaggio delle solite lobby sempre pronte a fare profitti sulla testa dei cittadini. Quindi, oltre alle negative ricadute economiche, avremmo un devastante impatto ambientale tale da compromettere principalmente l’ecosistema marino. Davanti a tale possibile danno bisognerà mobilitarci nuovamente contro le trivellazioni del basso adriatico utilizzando ogni strumento normativo possibile”.
Cannalire e Bruno lanciano un appello ai politici pugliesi di centrodestra.
No alle trivelle: l’appello
“Ci auguriamo che i deputati, i senatori ed i consiglieri regionali pugliesi di centrodestra non si facciano complici di tale scempio e blocchino sul nascere questo potenziale disastro economico e ambientale. La Regione Puglia e il Comune di Brindisi, negli scorsi anni hanno già espresso la propria contrarietà a tale ipotesi ma, davanti a questo ennesimo scellerato tentativo, sarà necessario rinnovare con forza queste posizioni in seno ai propri consessi”.
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