Dalla mattina di ieri, giovedì 27 giugno 2024, la Nave Aretusa (A 5304) è ormeggiata nel Porto di Gallipoli. Il Comandante della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Gallipoli, capitano di vascello Francesco Perrotti, ha dato il benvenuto al comandante della Nave Aretusa, il tenente di vascello Alberto Lonardo.
La Nave Aretusa, un’unità idro-oceanografica della Marina Militare del tipo “Ninfe”, sarà impegnata lungo le coste della penisola salentina per tutto il periodo estivo. Questa attività rientra nell’edizione 2024 della Campagna idro-oceanografica annuale, che coinvolge tutte le tre Unità specialistiche della Marina Militare.
La campagna è testimonianza della collaborazione sinergica tra le varie articolazioni della Forza Armata, inclusi il Corpo specialistico delle Capitanerie di Porto.
L’ARETUSA opererà nel contesto marittimo e litorale salentino per raccogliere dati destinati all’aggiornamento della Carta Nautica n°28, che copre l’area di mare fra Torre dell’Ovo (TA) e Torre dell’Orso (LE), a cura dell’Istituto Idrografico della Marina.
Varata il 7 giugno 2000, la nave è di base nella Marina Militare di Venezia e opera principalmente nei Mari Adriatico e Ionio. È un assetto prezioso per lo sviluppo dell’azione multidimensionale della Forza Armata, insieme alle navi Ammiraglio Magnaghi e Galatea. Queste unità sono fondamentali per il servizio Idrografico Nazionale, che la Marina Militare garantisce per legge e che spesso opera in sinergia con università ed enti di ricerca scientifica e ambientale.
La Nave Aretusa, dotata di strumentazione tecnologicamente avanzata, partecipa attualmente a un progetto di mappatura delle acque in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Questo progetto mira a ripristinare e mappare gli habitat marini per contribuire all’obiettivo globale ed europeo di proteggere almeno il 30% delle aree marine e terrestri entro il 2030.
L’Aretusa ha svolto e continua a svolgere attività nei settori idrografico e oceanografico con due obiettivi principali: garantire la sicurezza della navigazione tramite l’aggiornamento della documentazione nautica ufficiale e accrescere il patrimonio scientifico del Paese attraverso collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali. Numerose sono state le collaborazioni con il mondo scientifico, tra cui ENEA, C.N.R., I.N.G.V., I.S.MAR., MI.B.A.C.T., e varie università italiane.
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