TARANTO – Hanno rischiato grosso le nove persone, tra cui tre bambini, a bordo di un natante con il motore in avaria che minacciava di essere travolto da una grossa nave portarinfuse in manovra nella rada del porto di Taranto. I poveretti, sono stati salvati dal conduttore di una pilotina della Corporazione Piloti del porto di Taranto. Il comandante della portarinfuse “Maran Virtue”, nave impegnata nelle fasi di disormeggio dal IV sporgente e il successivo ancoraggio in rada, si è accorto della presenza di una piccola imbarcazione che rischiava di ostacolare la manovra e ha chiesto al conduttore della pilotina di intervenire.
Attimi di paura
Sono stati momenti di grande tensione. Uno dei nove passeggeri ha passato tra le braccia del soccorritore una bimba di pochi mesi e poi gli altri due bambini con le loro madri, la loro nonna e un uomo.
“L’eroico gesto compiuto da Marilli – ha commentato il Presidente dell’Unione Piloti Vincenzo Bellomo – rappresenta appieno la missione istituzionale del Corpo dei Piloti di porto, ovvero di essere i garanti della sicurezza della navigazione e dell’approdo”.
Il coraggio del conduttore
Cosimo Marilli, detto Mino, conduttore di una pilotina della Corporazione Piloti del Porto di Taranto, in servizio dal 2008, è stato ieri il coraggioso protagonista del salvataggio di un natante con il motore in avaria, con a bordo nove persone, che rischiava di essere travolto da una grossa nave portarinfuse in manovra nella rada del porto di Taranto.
Tutto ha avuto inizio intorno alle ore 12.20 dopo una chiamata via radio del pilota di servizio, il comandante Mauro Servillo, il quale a bordo della portarinfuse “Maran Virtue” (lunga 292 metri e con una stazza lorda di 91656 tonnellate), per la fase di disormeggio dal 4° sporgente ed il successivo ancoraggio in rada, accortosi della presenza di una piccola imbarcazione che rischiava di ostacolare la manovra, ha ordinato al conduttore della pilotina di recarsi immediatamente a prora della nave.
Giunto sul posto, Marilli ha riscontrato la presenza di un natante di sei metri con a bordo ben nove persone, tra le quali tre bambini, di cui uno in tenerissima età, che chiedevano di essere soccorse. Data la situazione di estremo pericolo la pilotina si è avvicinata con la massima prudenza. Tempestivamente, uno dei nove passeggeri, tutti accovacciati ed impauriti, ha passato tra le braccia di Marilli, pregandolo di metterla in salvo, una bambina neonata. Subito dopo, è stato il turno di altri due bambini con le loro madri, la loro nonna ed un uomo.
Nel frattempo la piccola imbarcazione ormai incontrollabile navigava “al traverso” subendo una sbandata sul fianco dritto. A quel punto Marilli ha deciso di lanciare ai due uomini rimasti a bordo, una cima affinché la incappellassero alla bitta di prora sinistra del natante per poi successivamente legarla alla bitta della pilotina. Tornato alla Cabina dei comandi ha effettuato una manovra a marcia indietro, in modo da liberare e raddrizzare il natante che si trovava sotto la prora della nave.
Lo stesso, una volta liberato, è stato trainato in un’area di sicurezza. Da sottolineare la prontezza di spirito ed il coraggio del conduttore della pilotina il quale in prossimità della grossa nave, che aveva un abbrivio di 3 nodi, non ha esitato a condurre da solo l’operazione di salvataggio.
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