POLIGNANO A MARE- Sono stati fermati durante un normale controllo, ma il loro atteggiamento nervoso ha insospettito i carabinieri che hanno proseguito a perquisizione veicolare e domiciliare: due uomini sono finiti in carcere perché hanno nascosto 100 grammi di cocaina e 1100 euro tra il motore della macchina e nel contatore elettrico.
È accaduto durante i concitati giorni di Ferragosto in cui i carabinieri del comando provinciale di Bari, impegnati su tutto il territorio della città Metropolitana in una serie di servizi volti al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacente, hanno proceduto a diversi controlli nell’area del sud barese.
Le attività, condotte da militari in divisa supportati da personale in abiti civili, hanno portato all’arresto di un 37enne di Polignano a Mare e di un 35enne di Bari, trovati in possesso di circa 100 grammi di cocaina.
In particolare, i carabinieri del comando stazione di Polignano a Mare, durante un controllo alla circolazione stradale, insospettiti dall’atteggiamento dei due occupanti, hanno effettuato un’ispezione più approfondita del veicolo, trovando, nascosti all’interno del vano motore, circa 31 grammi di cocaina, suddivisa in 59 dosi, nonché la somma contante di circa 1.100 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Constatato ciò, i militari dell’Arma hanno deciso di estendere la perquisizione anche alle rispettive abitazioni, trovando, in una busta in cellophane nel vano del contatore dell’energia elettrica, ulteriori 70 grammi di cocaina.
Quanto trovato è stato sottoposto a sequestro e la sostanza stupefacente sarà analizzata dai carabinieri del laboratorio della sezione Investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bari.
Entrambe i soggetti sono stati tratti in arresto, e, su disposizione della Procura della Repubblica, tradotti presso la casa circondariale di Bari a disposizione dell’autorità giudiziaria che ne ha chiesto la convalida.
È importante sottolineare che i relativi procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari, e che l’eventuale colpevolezza degli indagati in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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