Dopo aver raccolto appena un punto nelle prime tre giornate, il Nardò proverà a rimettersi in carreggiata domenica, contro un avversario partito a propria volta con il freno a mano tirato, nonostante le grandi aspettative della vigilia. I granata, ancora a secco di vittorie, hanno fino ad ora perso con la Fidelis Andria al debutto e con il Gravina domenica scorsa. L’unico punto che il Toro vanta in classifica, è arrivato in occasione dell’unica gara interna giocata fino ad ora, contro la Paganese, su gentile omaggio dell’estremo difensore avversario a tempo scaduto. La corazzata neretina dello scorso anno, al momento, ha poco a che fare con la squadra vista in questi primi tre turni. Eppure le individualità non mancano, e la guida tecnica è rimasta invariata. Ad oggi si è dunque lontani da quella formazione che tanto meritatamente riuscì a vincere i playoff, superando prima della Cavese, anche il Barletta. Il Nardò ritroverà sul proprio cammino i biancorossi domenica, quattro mesi dopo la semifinale dello scorso 21 maggio, in una gara troppo importante e da non sbagliare per entrambe le compagini. La gara si disputerà al “Via del Mare” di Matino, alle 15.30. Il calendario, come se non bastasse, potrebbe inoltre dimostrarsi il peggior nemico per i ragazzi di Nicola Ragno, che dopo il Barletta affronteranno Casarano, Gallipoli e Altamura, chiudendo il mese di ottobre con la sfida apulo-lucana con il Matera. Un mese in cui verranno di sicuro sciolti tanti punti interrogativi: il Nardò è davvero una delle corazzate del girone H? Riuscirà a rialzarsi dopo una partenza così negativa? Ma soprattutto, Nicola Ragno continuerà ad esserne l’allenatore?
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