TURI – Si terranno nella Chiesa madre di Turi, i funerali di Fabiana Chiarappa, la 32enne morta il 2 aprile scorso in un incidente stradale sulla Turi – Putignano. Un’intera comunità si stringe attorno alla famiglia della giovane, soccorritrice del 118 e appassionata rugbista, scomparsa in circostanze che restano ancora da chiarire. Compito affidato alla Procura di Bari che, per l’11 aprile, ha fissato la consulenza tecnica per analizzare la compatibilità tra l’ammaccatura presente sulla moto di Fabiana e i danni rilevati sulla Fiat Bravo di don Nicola D’Onghia, il sacerdote indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso.
L’uomo ha ammesso di aver percorso quel tratto della statale 172, nell’orario compatibile con l’incidente, e ha raccontato di aver sentito un rumore sospetto provenire dalla parte inferiore dell’auto. Fermatosi in un’area di servizio poco dopo, è stato ripreso dalle telecamere mentre ispezionava la parte anteriore del veicolo. Solo il giorno dopo, venuto a conoscenza dell’incidente mortale, si è presentato spontaneamente dai carabinieri. Oltre alla perizia sui mezzi, anche la relazione sull’autopsia potrà fornire risposte.
Le telecamere non riprendono il punto esatto dell’incidente, ma i filmati delle aree circostanti potranno aiutare a ricostruire il traffico in quei minuti, su un tratto buio e isolato della Statale dei Trulli, tra Turi e Putignano.
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