BARI – Avrebbe risposto a tutte le domande del gip del Tribunale di Trani, Marina Chiddo, durante l’interrogatorio di garanzia, Onofrio De Pasquale, il 29enne reo confesso dell’omicidio del 23enne Dario De Gennaro, avvenuto a Molfetta, nel barese, il 15 febbraio scorso, nel suo appartamento di via Immacolata al civico 27. L’uomo è in carcere con le accuse di omicidio, tentativo di soppressione di cadavere e detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il corpo del 23enne sarebbe strato trovato in una nicchia della camera da letto dove erano in corso lavori di ristrutturazione, avvolto in cellophane e coperte e con l’arma del delitto vicino, un coltello a lama lunga 15 centimetri con cui sarebbero stati inferti diversi colpi al collo e alla nuca del 23enne. Per gli investigatori, il 29enne avrebbe venduto droga, per lo più marijuana, per conto del 23enne tanto che in suo possesso, sono state trovate 123 dosi di sostanza stupefacente di cui 35 nell’appartamento in cui è avvenuto l’omicidio. De Gennaro sarebbe stato ucciso al culmine di una lite sfociata in aggressione. Il presunto assassino il giorno successivo ha raggiunto con i suoi legali la caserma dei carabinieri per costituirsi.
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