BRINDISI- È stato emesso il daspo anti-risse Willy nei confronti del responsabile dell’aggressione a due minorenni avvenuta lo scorso 28 maggio a Brindisi: al ragazzo, anch’egli minorenne, è stato fatto divieto di accesso e di stazionamento nei luoghi e nelle immediate vicinanze di bar, pub, ristoranti, pizzerie, osterie, fast food e di pubblico trattenimento, oltre che di esercizi di prossimità, sedenti nell’area urbana compresa tra piazza della Vittoria e via Pozzo Traiano, nelle ore serali e notturne.
La decisione è stata presa dal questore di Brindisi Annino Gargano dopo l’individuazione e la denuncia del ragazzo responsabile di un’aggressione, con conseguenti lesioni fisiche, portata a compimento da alcuni coetanei per futili motivi; fatto che ha minato la percezione di sicurezza da parte della collettività e destato notevole allarme sociale.
A seguito delle complesse indagini esperite dal personale dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni di Lecce, per il reato di lesioni personali, uno dei minori responsabili dell’aggressione.
In conseguenza degli accertamenti espletati dalla divisione Anticrimine della Questura di Brindisi, effettuati nell’ambito dell’attività istruttoria amministrativa, nella giornata odierna il Questore di Brindisi, Annino Gargano, ha adottato nei confronti del minore denunciato all’autorità giudiziaria la misura di prevenzione personale, c.d. “Daspo Willy”, della durata di un anno.
L’attività svolta, che verrà sistematicamente replicata con l’intento di infrenare tale illecita condotta che incide negativamente sulla serena convivenza sociale rientra nel quadro normativo della Legge n.14/17 e successive modifiche, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” che, elencando determinate “misure a tutela del decoro di particolari luoghi”, ne definisce il contorno sanzionatorio di specifica competenza del Questore.
Cos’è la “norma Willy”, il daspo anti-risse che prende il nome dal 21enne pestato a morte a Colleferro
Il Consiglio dei ministri ha approvato dopo mesi di trattative la modifica dei decreti di sicurezza. Le due leggi riguardavano in particolare l’immigrazione, l’integrazione e l’ordine pubblico. Il nuovo decreto è composto da 12 articoli. E tra questi trova posto un cosiddetto “daspo” per la movida violenta, dal caso di Willy Monteiro Duarte, il 21enne pestato a morte nella notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro.
La misura contro la movida violenta innalza la multa da 309 a 2 mila euro e la reclusione – su qualcuno resta ferito o ucciso nella rissa – da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni (attualmente va da tre mesi a cinque anni). Il daspo consiste nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti violenza e a “soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope”.
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