Scattato l’intervento, con il ministro della Difesa Guido Crosetto costantemente informato, i militari italiani hanno subito bloccato una parte del gruppo di assalitori che aveva ancora le armi in pugno: quattro o cinque migranti, con dei coltelli, avevano tentato di prendere possesso della plancia di comando, asserragliandosi all’interno e tentando anche il sequestro dei marinai turchi. Gli altri aggressori invece si sono dileguati nascondendosi tra i mezzi.
A fornire l’aggiornamento delle operazioni è stato lo stesso Crosetto, che stava partecipando al Forum Masseria a Manduria: “Speriamo che finisca nel più breve tempo possibile senza conseguenze per nessuno”, ha detto. Con la nave al sicuro e i violenti neutralizzati, il cargo è stato portato al porto di Napoli, per proseguire la bonifica dell’imbarcazione. A garantire la sicurezza all’operazione, scortando l’imbarcazione, c’era la nave Gregoretti della capitaneria di porto, un elicottero e un aereo della Guardia costiera oltre a un pattugliatore della Guardia d Finanza.
Una volta in rada a Napoli, dove il cargo resterà, sulla Galata Seaways sono saliti a bordo gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, i finanzieri di Gico e Roan la Capitaneria di Porto per proseguire la ricerca di altri assalitori e per cercare di ricostruire l’accaduto. Sul tentato dirottamento del cargo turco la procura di Napoli ha disposto le indagini coordinate dal pm Enrica Parascandalo: l’attività istruttoria punterà anche ad accertare l’area di mare esatta in cui si è consumato il tentativo di sequestro e dirottamento anche per determinare la competenza territoriale degli inquirenti.
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